Afghanistan, Associazioni Donne: subito corridoi umanitari, varare piano per accoglienza

Lettera al Governo, Commissione e Parlamento UE: ‘Farnesina ci riceva’

“La fuga verso l’Occidente da Kabul e l’avvento dei talebani, che hanno preso il comando dell’Afghanistan, preoccupano fortemente chi ha a cuore i diritti umani e la salvaguardia della vita di tutti i civili, specie di quelli più a rischio, come donne e bambini, il cui destino è nuovamente consegnato a un indicibile orrore. Sono nostre madri, amiche, sorelle. Non lo possiamo e non lo vogliamo più accettare. L’Europa deve agire, l’Italia deve reagire, noi donne e cittadine dobbiamo fare rete contro ogni violenza”. E’ quanto scrivono in una lettera indirizzata al presidente del Consiglio Mario Draghi, ai ministri Luigi Di Maio e Luciana Lamorgese e, per conoscenza, alla presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen e al Presidente del Parlamento Europeo David Sassoli, oltre 80 associazioni tra le quali Donne per la salvezza, Le Contemporanee, Soroptimist International d’Italia, Fuori quota, Rete per la Parità, ASviS, Casa internazionale delle donne di Roma, Casa internazionale delle donne di Milano, Manifestolibri, Human Foundation, InGenere, Un ponte per, Senonoraquando Libere, Politiche di genere CGIL…

“Quello che urge adesso è consentire a più donne, ragazze e bambine/i possibile di mettersi in salvo in queste ore in cui le maglie del controllo talebano sono ancora slabbrate. E sostenere chi decide di rimanere a lottare nel proprio paese, garantendo il monitoraggio internazionale sui diritti umani e delle donne in particolare”.

“Le organizzazioni firmatarie, e le/i singoli che possono farlo, si mettono a disposizione dello Stato e dell’Unione europea per contribuire ad ospitare chi è costretto a fuggire trovando per esse/i alloggi e ristori integrativi rispetto a quelli già inseriti nel sistema di accoglienza, nonché percorsi formativi e lavorativi che consentano loro una libertà e una sicurezza di lunga durata; e per contribuire a creare le condizioni per aiutare e salvare le donne in Afghanistan. Ogni vita salvata dalla violenza è una vittoria per qualsiasi democrazia degna di questo nome. Bisogna fare tutto e occorre farlo adesso” conclude la lettera.

Per adesioni: afghanistan@donneperlasalvezza.it

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