A San Valentino un dono d’amore: anche il cognome della madre insieme a quello del padre.

In attesa che il Parlamento, in attuazione dei principi costituzionali, ribaditi dalla sentenza n. 286/2016 della Corte costituzionale, approvi finalmente la riforma organica del cognome che preveda il doppio cognome per legge, Aspettare stanca e Rete per la Parità, dal 2010 impegnate per questo obiettivo, suggeriscono:

  • A uomini e donne, come gesto d’amore verso le madri, di utilizzare nei social e in tutte le occasioni informali il doppio cognome invece del solo cognome paterno ancora imposto dalla legge, seguendo l’esempio di chi lo ha già fatto in passato.
  • Agli uomini, come gesto d’amore verso le loro compagne, di impegnarsi ad attribuire  i cognomi della mamma e del papà alle figlie e ai figli  che nasceranno, (come già possibile per le nuove nascite a seguito della sentenza).

Sono gesti d’amore  anche verso figlie e figli, ai quali, attraverso il doppio cognome sarà riconosciuto il diritto alla completa identità, rompendo con retaggi culturali ormai superati.

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Con la sentenza dell’otto novembre 2016 la Corte costituzionale, nel rispetto dei principi fondamentali costituzionali della parità tra uomini e donne e della tutela dell’identità, è stata eliminata l’automatica attribuzione del solo cognome paterno se i genitori chiedono di aggiungere anche il cognome della madre. Un risultato immediato e importante, ma ancora parziale, anche perché non tutti i neogenitori sono informati. Siamo tutt’ora in attesa di una legge, definita indifferibile dalla Corte costituzionale.

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