REPORT Riunione Comitato scientifico – 28 marzo 2014

Dopo l’approvazione del verbale della seduta precedente, svoltasi il 19 aprile 2013, la presidente del Comitato Scientifico Teresa Gualtieri espone la sua relazione, trattando i seguenti temi principali:

  • possibili azioni da attivare come Rete, mozioni, appelli… individuando a chi rivolgersi, al Governo o direttamente ai partiti, chiedendo l’adozione di regolamenti interni che prevedano liste al 50% anche per le posizioni bloccate, sollecitando campagne elettorali per le elezioni europee incentrate proprio sul tema della parità di genere;
  • impegnarsi di più per essere “movimento di opinione”, sforzandosi di dare contenuti nuovi al termine parità, più specifici e più adeguati all’attuale momento; – in Francia è stata approvata dall’Assemblea Nazionale (dopo aver ricevuto l’ok del Senato, dove dovrà ritornare per una seconda rilettura prima dell’entrata in vigore) una legge sulla parità tra i sessi, accolta dagli osservatori internazionali come una legge estremamente all’avanguardia, che disegna “la terza generazione di diritti delle donne”, mirando a costruire uno scenario completo per una parità di fatto, prevedendo quello che dovrebbe essere sancito in tema di uguaglianza in campo politico, lavorativo e retributivo. Appare un interessante modello di legge che, forse, potrebbe essere replicato; – in questo momento in Italia manca una Ministra PO, ma è sempre attiva la struttura del Dipartimento PO presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Oggi entra in vigore il D.L.4.03.14, n. 24 – Attuazione della direttiva 2011/36/UE, per la prevenzione e repressione della tratta di esseri umani e la protezione delle vittime, che fa riferimento ai fenomeni dello sfruttamento lavorativo, sessuale, della prostituzione minorile, della violenza sulle donne; il Dipartimento P.O. è l’organismo deputato a svolgere compiti di indirizzo e coordinamento per tutti temi trattati dal decreto, anche in collaborazione con le altre amministrazioni competenti e con le organizzazioni della società civile attive nel settore. La Rete si attiverà per verificare se è possibile accreditarsi come associazione che si interessa del problema al femminile, sfruttamento lavorativo, sessuale, prostituzione minorile, violenza sulle donne.

La Rete deve impegnarsi, oltre che su specifici interventi, per un complessivo “progetto sociale” mirato a costruire un nuovo welfare delle comunità, con nuovi modelli di lavoro, molto importanti per le donne (Smart city in ottica di genere…).

A conclusione, la presidente Gualtieri ricorda che il CS è in scaduto, quindi il Direttivo e l’Assemblea dell’associazione, che dovrebbe essere convocata a fine maggio, attiveranno la procedura di rinnovo e la verifica dello stato dei pagamenti delle quote.

Rosa Oliva si augura che tutte le attuali associazioni e Università componenti confermino la propria partecipazione e preannuncia che il Direttivo ha in programma di invitare altre associazioni e Università

Prossime attività:

Letizia Giello riferisce di un convegno da realizzare il 5 o 9 giugno prossimo da parte Rete per la Parità sulla imprenditoria femminile con il sostegno e la collaborazione della Confsal FONARCOM .
Si stabilisce di costituire un gruppo ristretto (Irene Giacobbe, Letizia Giello, Maria Paola Azzario, Teresa Gualtieri) per approfondire i contenuti e, in particolare l’organizzazione del corso di formazione.

Marilisa D’Amico illustra l’impostazione del convegno della Rete per la Parità, dal titolo “L’equilibrio di genere nelle giunte e nei consigli di amministrazione”, occasione anche per la presentazione del libro di Stefania Leone, con una sua prefazione, “L’equilibrio di genere negli organi politici.
La data, come precisato da Rosa Oliva, è da individuare tra quelle proposte dal Direttivo dell’Associazione (8 – 22 o 29, nel pomeriggio), mentre l’assemblea della RxP si svolgerebbe la mattina).

Stefania Leone illustra i contenuti della sua pubblicazione e degli altri possibili interventi da prevedere nel convegno, tra cui la presentazione del testo “Comando e Cura”, di cui è autrice Anna Rita Calabrò dell’Università di Pavia, (anche lei componente del Comitato Scientifico), con Maria Antonietta Confalonieri, oltre al riferimento al libro di Marilisa D’Amico ed Anna Puccio “ Le quote di genere nei consigli di amministrazione delle imprese”.

Interviene sull’argomento Agnese Canevari, precisando che, oltre a lei stessa, altri relatori (da definire) potrebbero essere: Lella Golfo, Alessia Mosca, Linda Laura Sabbadini, Monica Parrella, Piero Fassino e Andrea Deffenu (autore di “Il principio di pari opportunità di genere nelle istituzioni politiche” Giappichelli ed. Torino).

Le presenti si compiacciono del lavoro svolto per realizzare una nuova iniziativa della Rete per la Parità su temi sui quali da tempo la RxP è impegnata, che fa seguito all’altro incontro, organizzato il 22 gennaio scorso da Soroptimist International d’Italia e Rete per la Parità su “Giunte e pari opportunità”.

Marilisa D’Amico introduce l’argomento dei cognomi, Susanna Schivo, con un ricorso di una coppia di Genova, ha sollevato una questione di costituzionalità, si costituirà anche la RxP (l’azione sarà condotta da Marilisa D’Amico e Susanna Schivo.)

Susanna Schivo in collegamento telefonico approfondisce l’argomento.
Rosa Oliva ringrazia Marilisa D’Amico e Susanna Schivo che si sono impegnate a patrocinare gratuitamente l’associazione nel ricorso davanti alla Corte costituzionale per i cognomi.
Ricorda che sarebbe necessaria una legge che rispetti l’uguaglianza dei genitori e tuteli figlie e figli, ma in Parlamento, da alcune legislature non c’è un clima favorevole.

Carla Mazzuca auspica che la futura regolamentazione affronti in modo corretto anche la questione dei cognomi dei figli nati fuori del matrimonio nonchè alcune problematiche che potrebbero sorgere dopo due o tre generazioni
Agnese Canevari sostiene che, oltre al ricorso alla Corte, si debba sollecitare un contestuale percorso di tipo legislativo, magari ponendolo alla futura sottosegretaria alle P.O.

Benedetta Castelli propone che qualunque organismo, associazione di donne dovrebbe avere delle persone che si occupino specificatamente della democrazia paritaria, 50/50….solo per questa via si può raggiungere il risultato e tutte le associazioni femminili, di qualunque tipo, dovrebbero fare rete sull’argomento.
Rosa Oliva comunica che la RxP sottoscriverà, insieme con altre associazioni, un esposto/denuncia in relazione ai gravi recenti episodi che hanno coinvolto diverse donne che rivestono ruoli in Istituzioni politiche. Da molte parti, infatti, è stata esternata la volontà di rendere pubblica l’indignazione verso atteggiamenti, chiaramente sessisti e di genere, esplicati anche sotto forma di sondaggio attraverso i media.

Letizia Giello riferisce che come segretaria nazionale della Fesica – Confsal, settore ceramica, il 18 marzo presso Confindustria a Roma ha sottoscritto l’ipotesi di accordo per il rinnovo del CCNL piastrelle, ceramica, refrattari: era l’unica donna seduta al tavolo delle trattative (tutte le presenti esprimono complimenti e felicitazioni a Letizia), ma, purtroppo in quell’occasione ha anche subito da qualcuno un “affronto” dal quale traspariva odio di genere.

Agnese Canevari pensa che dovremmo attivarci per sollecitare l’estensione della legge Mancino a tutti i fattori di discriminazione, e che il discorso del “penale” si inquadra in quello europeo della querela per “odio”…
Maria Paola Azzario sostiene che chi ingiuria le donne trova il sostegno della lobby dei maschi italiani. Passa poi ad illustrare, chiedendo la collaborazione della RxP, il convegno che si organizzerà a Torino (11- 12 – 13 settembre) Congresso di metà termine della Federazione Europea dei Centri Unesco , che tratterà i temi: – Donne e cultura, Donne e alimentazione, Donne e violenza. Ospite prevista: Malala.

Rosa Oliva riferisce dell’attività e dei risultati di “Accordo di azione comune” per la democrazia paritaria, (del quale fanno parte, oltre alla RxP, varie associazioni della RxP), con particolare riferimento alle prossime elezioni europee ed alla legge per la par condicio di genere nelle trasmissioni radiofoniche televisive e nella comunicazione politica in genere, regolamentate dalla Commissione parlamentare di vigilanza e dall’AGCOM.


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REPORT ASSEMBLEA ORDINARIA 5 GIUGNO 2013

REPORT ASSEMBLEA ORDINARIA 5 GIUGNO 2013
(presso Camera dei Deputati, sala delle Colonne, Via Poli 19, ore 11.30-13.30)

Presenti: oltre al Direttivo al completo, la Presidente del Comitato scientifico, alcune rappresentanti di Associazioni e Università aderenti e singole socie.

Nel corso della riunione, come previsto dall’Ordine del giorno, l’assemblea, dopo aver approvato il verbale della precedente assemblea del 13 febbraio 2013, ha deliberato:

1. L’approvazione del bilancio consuntivo 2012 e del bilancio preventivo 2013
I bilanci sono stati predispostii utilizzando il prospetto a ONERI e PROVENTI delle Associazioni non profit, che tiene conto delle liberalità erogate da soci, sia dal punto di vista di anticipazioni economiche non richieste a rimborso, sia di ore lavoro offerte nonchè le liberalità anche da non soci per la vita associativa e la realizzazione delle varie iniziative. Questo criterio consente di fare emergere meglio l’effettiva consistenza dell’Associazione.
Quando l’iter per iscrivere la RxP all’Albo regionale delle Associazioni di Promozione sociale sarà stato completato sarà possibile iscriversi all’elenco delle Associazioni che possono richiedere il 5 per mille e si potranno detrarre le liberalità erogate a favore della RxP.

2. L’elezione del Direttivo. Il Direttivo è confermato, con i seguenti incarichi: Presidente Rosanna Oliva, Segretaria Serena Dinelli, Tesoriera Daniela Monaco, Consigliere Gigliola Corduas e Anna Maria Isastia e potrà chiamare a collaborare altre socie relativamente a specifici progetti e/o iniziative.

3. Il cambio sede, la cui richiesta era stata già avanzata nell’assemblea dello scorso anno.

L’argomento Criteri per la nomina delle socie e soci onorari, dopo una breve discussione generale è dopo una breve discussione generale è rinviato.

Nella sua relazione Rosanna Oliva, Presidente dell’Associazione ha ringraziato le partecipanti, specie chi viene da altre città: Teresa Gualtieri, da Catanzaro; Giuliana Giusti- Univ. Venezia; Susanna Schivo Zonta club Genova; – Letizia Giello,da Modena; Marilisa D’Amico, Università di Milano;; ha fatto presente con soddisfazione che una relatrice e un relatore al nostro convegno che seguirà oggi nel pomeriggio, Lorenza Carlassare e Stefano Ceccanti, sono stati appena nominati dal Presidente del Consiglio tra gli esperti e le esperte per le riforme. Nella Commissione governativa sono presenti dieci donne grazie alle forti pressioni esercitate da più parti, a partire dalle proteste dell’Accordo di Azione Comune per la Democrazia Paritaria in occasione della nomina di soli saggi uomini da parte del Presidente della Repubblica, rilanciate dall’Accordo quando circolavano soltanto nomi di uomini per la Commissione governativa per le riforme.

Ha, inoltre, riferito sulle varie iniziative in corso e ha comunicato a che la RxP è stata invitata a un incontro a fine giugno con la ministra Idem, che non potrà intervenire al Convegno sulla riforma elettorale.

Nella sua relazione Teresa Gualtieri, Presidente del Comitato Scientifico, premette che il C.S. intende lavorare utilizzando le due caratteristiche positive della Rete per la Parità: 1. La dimensione nazionale; 2.

La compresenza di associazioni e università. Riferisce di due importanti iniziative portate avanti insieme alla Presidente della RxP: 1. Un progetto per azioni positive con l’Università degli Studi di Milano e CONFSAL, che poi ha trovato difficoltà per un taglio di fondi, e che sarà ripreso con altra formula.

2. Il Progetto “Donne nel Mediterraneo”, che è stato avviato insieme con Maria Paola Azzario del Forum donne del Mediterraneo e si avvarrà della collaborazione delle Università di Pavia e Ca’ Foscari.

Partendo dalle comunicazioni delle due presidenti e da interventi delle presenti
, sono stati approfonditi i seguenti punti:

a. Nomine. Marilisa D’Amico (C.S.) propone che si predispongano curricula di donne competenti e effettivamente disponibili, e che non siano contro le donne. Questo è importante perché prossimamente ci saranno da fare parecchie nomine significative. Sul tema interviene anche Carla Mazzuca: propone di organizzare

b. Contro l’abuso di posizione dominante. L’egemonia che ancora si evidenzia nelle scelte per le nomine è la manifestazione dell’abuso di posizione dominante di una oligarchia maschile che non ha alcuna intenzione di cedere in parte potere alle donne: come già denunciato dalla RxP col lavoro della socia Francesca Spadaro. Oliva riferisce di una possibile iniziativa giuridica con implicazioni anche internazionali, di cui si è discusso nell’ultima riunione del Comitato Scientifico. In quella sede Maria Paola Azzario (FORUM delle donne del Mediterraneo), ha fornito interessanti indicazioni. Sarebbe un’iniziativa perfettamente in linea con gli obiettivi della RxP. Va affidata dal Comitato scientifico ad un gruppo ristretto, in collaborazione col Direttivo.

c. Par condicio di genere: con impegnative battaglie delle donne parlamentari in maniera bipartisan, sostenute dalle associazioni femminili, si è ottenuta l’estensione alla presenza delle donne della legge sulla par condicio nei media durante le campagne elettorali e nella comunicazione politica (articolo 3 della legge 215 del 2012), ma l’Agcom la ignora. La RxP, con la collaborazione della socia avvocata Anselmo, ha inviato una diffida all’Agcom per ottenere il rispetto della norma (è ancora un caso di abuso di posizione dominante). Sul tema è stata anche inviata una lettera dell’Accordo di azione comune per la democrazia paritaria alla RAI. Inoltre la senatrice Monica Cirinnà ha presentato un’interrogazione parlamentare, rivolta ai Ministri dello sviluppo economico e per le Pari Opportunità.

d. Ricorsi contro le giunte monosex o non equilibrate. Sono state ottenute decisioni favorevoli sui ricorsi della Rete per la Parità contro la Giunta monogenere del Comune di Cervaro contro la giunta di Colleferro. Siamo tempestivamente informate sui ricorsi presentati da ANDE Roma, importante quello riguardante la Giunta di Civitavecchia perché la decisione del TAR contiene una definizione formale di “presenza equilibrata” fissandola ad almeno il 40 %. D’Amico rileva che definizione analoga è stata adottata nelle decisioni sui ricorsi contro la Giunta regionale in Lombardia (TAR e Consiglio di Stato).
Per una strategia che riduca la necessità di ricorrere ex post, si delibera di mandare una lettera aperta alle nuove sindache e ai nuovi sindaci, inviata per conoscenza all’ANCI, avvertendoli che se non rispettano le disposizioni vigenti le associazioni, oltre ai ricorsi per l’applicazione della legge 125/2012 e delle altre normative, si chiederà alla Corte di Conti di valutare se sottoporli a giudizio per responsabilità contabile, in quanto il non rispetto delle norme inficia e mette a rischio l’attività della Giunta.

e. Azioni per il doppio cognome. Susanna Schivo sta seguendo personalmente un ricorso a Genova per il caso di un bambino che ha la doppia cittadinanza. Il tema del doppio cognome fu trattato nel convegno organizzato da Giuliana Giusti, presidente del CUG di Cà Foscari (C.S.). Ciò che occorrerebbe è in realtà una legge, ma il Parlamento non provvede. Addirittura il Senato nella scorsa Legislatura ha eliminato dal DDL sull’equiparazione della prole una disposizione approvata dalla Camera che impediva il cambio del cognome del figlio/figlia

Comunicazione La presidente informa che allo scopo servirà anche il nuovo sito www.reteperlaparita.it – ora sul web grazie alla collaborazione gratuita che è riuscita ad ottenere.

Si potranno inviare commenti e, inserendo la propria mail potranno essere ricevuti gli aggiornamenti.

www.reteperlaparita.it
segreteria.reteperlaparita@gmail.com

Soddisfazione dell’Accordo di azione comune per la democrazia paritaria

Bene i nuovi regolamenti della Commissione di vigilanza Rai per contrastare la sotto rappresentazione delle donne in politica

“Finalmente non saranno solo gli uomini gli unici protagonisti delle trasmissioni e servizi che la Rai manderà in onda per la prossima tornata elettorale”. L’Accordo di azione comune per la democrazia paritaria esprime la sua soddisfazione per i regolamenti appena licenziati dalla Commissione di Vigilanza Rai per le prossime scadenze elettorali che riguarderanno le Europee, le Regioni Piemonte e Abruzzo, e numerose amministrazioni comunali. “Per la prima volta infatti, richiamandosi all’articolo 51 della Costituzione e alla legge 215 del 2012, la Commissione di vigilanza intende contrastare efficacemente la sotto rappresentazione delle donne in politica, e prescrive la più ampia ed equilibrata presenza di entrambi i sessi nelle trasmissioni radio televisive del servizio pubblico.

Non più solo parità di accesso a tutte le forze politiche ma – sottolinea l’Accordo – anche alle donne e agli uomini coinvolti nella consultazione elettorale. Un risultato ottenuto grazie al lavoro di squadra tra l’Accordo, la senatrice Laura Puppato e la deputata Paola De Micheli che, con il loro lavoro, sono riuscite a coinvolgere su questa battaglia di pari opportunità l’intera Commissione di vigilanza Rai , che, lo ricordiamo, conta solo 7 donne su 40 componenti e nessuna donna nel comitato di presidenza.

“L’Accordo è fiducioso che l’Autorità di garanzia per le telecomunicazioni si adeguerà agli stessi principi nelle delibere che riguardano le sue funzioni generali di controllo e le competenze sulle altre trasmissioni radiotelevisive”.

Le Firmatarie dell’Accordo

Roma, 4 aprile 2014

Rif. Daniela Carlà – danielacarla2@gmail.com – Roberta Morroni – morronir@libero.it