24 aprile 2025 – La mozione della Rete per la Parità – APS per promuovere il ruolo delle donne nella Giornata Internazionale del Multilateralismo e della Diplomazia per la Pace

In occasione della Giornata Internazionale del Multilateralismo e della Diplomazia per la Pace, la Rete per la Parità – APS diffonde la lettera aperta del proprio Comitato scientifico con la mozione deliberata per rafforzare l’impegno dell’Italia nella promozione della pace e della cooperazione internazionale, con un focus particolare sulla partecipazione delle donne alla costruzione della pace.

La mozione parte dalla raccomandazione dell’UNESCO e si basa su impegni chiave come l’educazione alla pace, l’attuazione dell’Agenda ONU 2030 per lo sviluppo sostenibile, e il supporto alla Risoluzione 1325 delle Nazioni Unite sul coinvolgimento delle donne nella risoluzione non violenta dei conflitti.

La Rete per la Parità s’impegna, inoltre, a collaborare con la Direzione Generale per gli Affari Politici e la Sicurezza del Ministero degli Affari Esteri per promuovere e documentare buone pratiche in tema di Donne, Pace e Sicurezza.

Lettera aperta

Con grande speranza desideriamo esprimere il nostro supporto alla decisione presa dalla Conferenza Generale dell’UNESCO nel novembre 2023, che ha adottato la nuova “Raccomandazione sull’educazione alla pace e ai diritti umani, alla comprensione internazionale, alle libertà fondamentali, alla cittadinanza globale e allo sviluppo sostenibile”.

Questa decisione rappresenta un passo fondamentale verso la costruzione di un mondo più equo, giusto e pacifico, dove l’educazione divenga non solo un diritto fondamentale, ma anche uno strumento importantissimo per affrontare le sfide del nostro tempo.

L’iniziativa indica un impegno importante e concreto per un futuro in cui le nuove generazioni possano apprendere, insieme con le materie tradizionali, anche i valori di pace, di rispetto reciproco, di solidarietà e di sviluppo sostenibile.

L’educazione può promuovere la costruzione di società pacifiche e inclusive.  È quindi essenziale che ogni persona abbia accesso a un’educazione che lo prepari non solo ad affrontare il futuro, ma a essere artefice di cambiamenti positivi.

La Raccomandazione UNESCO coinvolge governi, istituzioni educative e organizzazioni della società civile. Le scuole in tutto il mondo devono diventare luoghi di apprendimento e di formazione di persone consapevoli, impegnate e pronte ad affrontare le sfide globali.

Il nostro futuro dipende dalla qualità dell’educazione che offriamo alle giovani generazioni.

Un’educazione che promuove la pace, i diritti umani e la sostenibilità non è solo una scelta etica, ma una necessità urgente per costruire un mondo migliore, più giusto e più equo e dobbiamo tutte e tutti impegnarci perché la Raccomandazione dell’UNESCO diventi punto di partenza per un’azione globale collettiva.

MOZIONE 

(deliberata dal Comitato Scientifico della Rete per la Parità- APS in data 30.01.2025)

CONSIDERATO CHE:

I Paesi dell’UNESCO nel novembre 2023 hanno adottato la “Raccomandazione sull’educazione alla pace e ai diritti umani, alla comprensione internazionale, alla cooperazione, alle libertà fondamentali, alla cittadinanza globale e allo sviluppo sostenibile” che aggiorna la precedente “Raccomandazione del 1974” che quasi 50 anni fa aveva unito i Paesi nel considerare l’istruzione come un fattore chiave per la pace e la comprensione internazionale. e fornisce la base legale per il Target 4.7 dell’Obiettivo di Sviluppo Sostenibile 4 sull’Istruzione;

L’Agenda ONU 2030 per lo sviluppo sostenibile pone come Primo obiettivo la Pace;

La Rete per la Parità- APS ha aderito dalla fondazione all’ASviS-Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile e che la Federazione Italiana delle Associazioni e Club per l’UNESCO-FICLU fa parte delle proprie organizzazioni aderenti;

TENUTO CONTO CHE:

  • in questi anni è aumentato il numero dei conflitti nel mondo e che le guerre e le tensioni interne in alcuni Paesi hanno ricadute gravi e mettono a rischio la stessa sopravvivenza, in particolare delle donne e dei loro figli e figlie;
  • garantire la partecipazione delle donne alla costruzione della Pace non è solo una questione di diritti;
  • le donne sono partner fondamentali per sostenere i tre pilastri di una Pace duratura: la ripresa economica, la coesione sociale e la legittimità politica;

SI CONCORDA CHE:

  • nell’ambito delle proprie iniziative il Comitato Scientifico della Rete per la Parità pone come obiettivo prioritario realizzare azioni finalizzate al perseguimento della Pace, volte ad educare alla cultura della Pace ed a favorire la cooperazione anche a fini di Pace;
  • le attività saranno improntate al perseguimento del benessere equo e solidale e al rispetto degli esseri umani e al progresso socioeconomico;
  • gli obiettivi saranno perseguiti anche attraverso attività di sensibilizzazione nei confronti delle Istituzioni e della società civile;
  • le attività saranno volte ad attuare l’Agenda #WomenPeaceSecurity, attraverso iniziative di ricerca, raccolta dei dati, scambi di apprendimento e documentazione delle buone pratiche per orientare le politiche e la programmazione;
  • si procederà all’adesione all’iniziativa della Direzione Generale per gli Affari Politici e la Sicurezza del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (DGAP) che segue l’agenda “Donne, Pace e Sicurezza” (WPS) delle Nazioni Unite e la Risoluzione 1325 per il coinvolgimento delle donne nella risoluzione nonviolenta dei conflitti, con l’obiettivo di “promuovere e condividere le esperienze delle organizzazioni della società civile nell’attuazione dell’Agenda ‘Donne, Pace e Sicurezza’, con un focus specifico sui risultati e le prospettive per l’attuazione del quarto Piano Nazionale d’Azione dell’Italia”.
3 commenti
  1. Bruno Zuddas
    Bruno Zuddas dice:

    La pace non si costruisce con fiumi di parole, proclami o iniziative e condivisione, ma con piccoli gesti e l’esempio.
    L’abbraccio a chi mi ha insultato, al derelitto che dorme per strada, ma soprattutto educando i propri figli a capire le ragioni dell’altro.
    La pace si costruisce nel tempo , imparando (e insegnando) a non coltivare i rancori, non picchiando i professori, i medici e chi la pensa diversamente da noi. Imparando ed insegnando che la ragione non è mai da una parte sola.
    La pace esisterà quando avremo capito ed insegnato ai nostri figli la tolleranza e l’accettazione dell’altro, del diverso del miserevole e del lebbroso nell’anima o nel corpo. Assai difficile ed infatti mai c’è stata (se non imposta con le armi: pax romana).
    Pace, che il sogno s’avveri!
    Bruno

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  2. Paola Ballerini
    Paola Ballerini dice:

    Grazie perché la comunicazione è importantissima e apre una strada infinita alla consapevolezza e alla crescita comune🙌🤍

    Rispondi

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