Donne e sport tra inclusività e accessibilità: un incontro a Roma il 20 maggio

Qual è oggi il ruolo delle donne nello sport? A questa domanda cercherà di rispondere l’incontro intitolato “Donne e sport tra inclusività e accessibilità”, in programma martedì 20 maggio 2025, dalle ore 9.00 alle 13.30, presso Palazzo Valentini – Sala Luigi Di Liegro, nel cuore della Capitale.

L’evento è promosso dalla Rete per la Parità – APS e da Soroptimist International d’Italia, in collaborazione con la Presidenza della Commissione Sport di Roma Capitale. L’iniziativa nasce con l’intento di riflettere sul valore dello sport non solo come attività fisica, ma come strumento fondamentale per la crescita culturale, economica e sociale della società.

Durante l’incontro si affronteranno numerosi temi: dalla promozione dell’inclusività e dell’accessibilità nello sport, al rispetto dei diritti umani, passando per il ruolo dell’educazione fisica nelle scuole e l’importanza delle Paralimpiadi nel superamento delle barriere architettoniche.

Spazio anche a un aspetto spesso sottovalutato: le situazioni di violenza che le donne possono vivere nell’ambiente sportivo. In questa occasione sarà presentato, per la prima volta in Italia, il Manuale Unesco 2023, che affronta con rigore e chiarezza questo tema, offrendo possibili soluzioni per prevenire e contrastare la violenza di genere nello sport.

L’iniziativa si propone come un importante momento di confronto e di proposta, rivolto a istituzioni, associazioni, operatori del settore sportivo ed educatori.

24 aprile 2025 – La mozione della Rete per la Parità – APS per promuovere il ruolo delle donne nella Giornata Internazionale del Multilateralismo e della Diplomazia per la Pace

In occasione della Giornata Internazionale del Multilateralismo e della Diplomazia per la Pace, la Rete per la Parità – APS diffonde la lettera aperta del proprio Comitato scientifico con la mozione deliberata per rafforzare l’impegno dell’Italia nella promozione della pace e della cooperazione internazionale, con un focus particolare sulla partecipazione delle donne alla costruzione della pace.

La mozione parte dalla raccomandazione dell’UNESCO e si basa su impegni chiave come l’educazione alla pace, l’attuazione dell’Agenda ONU 2030 per lo sviluppo sostenibile, e il supporto alla Risoluzione 1325 delle Nazioni Unite sul coinvolgimento delle donne nella risoluzione non violenta dei conflitti.

La Rete per la Parità s’impegna, inoltre, a collaborare con la Direzione Generale per gli Affari Politici e la Sicurezza del Ministero degli Affari Esteri per promuovere e documentare buone pratiche in tema di Donne, Pace e Sicurezza.

Lettera aperta

Con grande speranza desideriamo esprimere il nostro supporto alla decisione presa dalla Conferenza Generale dell’UNESCO nel novembre 2023, che ha adottato la nuova “Raccomandazione sull’educazione alla pace e ai diritti umani, alla comprensione internazionale, alle libertà fondamentali, alla cittadinanza globale e allo sviluppo sostenibile”.

Questa decisione rappresenta un passo fondamentale verso la costruzione di un mondo più equo, giusto e pacifico, dove l’educazione divenga non solo un diritto fondamentale, ma anche uno strumento importantissimo per affrontare le sfide del nostro tempo.

L’iniziativa indica un impegno importante e concreto per un futuro in cui le nuove generazioni possano apprendere, insieme con le materie tradizionali, anche i valori di pace, di rispetto reciproco, di solidarietà e di sviluppo sostenibile.

L’educazione può promuovere la costruzione di società pacifiche e inclusive.  È quindi essenziale che ogni persona abbia accesso a un’educazione che lo prepari non solo ad affrontare il futuro, ma a essere artefice di cambiamenti positivi.

La Raccomandazione UNESCO coinvolge governi, istituzioni educative e organizzazioni della società civile. Le scuole in tutto il mondo devono diventare luoghi di apprendimento e di formazione di persone consapevoli, impegnate e pronte ad affrontare le sfide globali.

Il nostro futuro dipende dalla qualità dell’educazione che offriamo alle giovani generazioni.

Un’educazione che promuove la pace, i diritti umani e la sostenibilità non è solo una scelta etica, ma una necessità urgente per costruire un mondo migliore, più giusto e più equo e dobbiamo tutte e tutti impegnarci perché la Raccomandazione dell’UNESCO diventi punto di partenza per un’azione globale collettiva.

MOZIONE 

(deliberata dal Comitato Scientifico della Rete per la Parità- APS in data 30.01.2025)

CONSIDERATO CHE:

I Paesi dell’UNESCO nel novembre 2023 hanno adottato la “Raccomandazione sull’educazione alla pace e ai diritti umani, alla comprensione internazionale, alla cooperazione, alle libertà fondamentali, alla cittadinanza globale e allo sviluppo sostenibile” che aggiorna la precedente “Raccomandazione del 1974” che quasi 50 anni fa aveva unito i Paesi nel considerare l’istruzione come un fattore chiave per la pace e la comprensione internazionale. e fornisce la base legale per il Target 4.7 dell’Obiettivo di Sviluppo Sostenibile 4 sull’Istruzione;

L’Agenda ONU 2030 per lo sviluppo sostenibile pone come Primo obiettivo la Pace;

La Rete per la Parità- APS ha aderito dalla fondazione all’ASviS-Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile e che la Federazione Italiana delle Associazioni e Club per l’UNESCO-FICLU fa parte delle proprie organizzazioni aderenti;

TENUTO CONTO CHE:

  • in questi anni è aumentato il numero dei conflitti nel mondo e che le guerre e le tensioni interne in alcuni Paesi hanno ricadute gravi e mettono a rischio la stessa sopravvivenza, in particolare delle donne e dei loro figli e figlie;
  • garantire la partecipazione delle donne alla costruzione della Pace non è solo una questione di diritti;
  • le donne sono partner fondamentali per sostenere i tre pilastri di una Pace duratura: la ripresa economica, la coesione sociale e la legittimità politica;

SI CONCORDA CHE:

  • nell’ambito delle proprie iniziative il Comitato Scientifico della Rete per la Parità pone come obiettivo prioritario realizzare azioni finalizzate al perseguimento della Pace, volte ad educare alla cultura della Pace ed a favorire la cooperazione anche a fini di Pace;
  • le attività saranno improntate al perseguimento del benessere equo e solidale e al rispetto degli esseri umani e al progresso socioeconomico;
  • gli obiettivi saranno perseguiti anche attraverso attività di sensibilizzazione nei confronti delle Istituzioni e della società civile;
  • le attività saranno volte ad attuare l’Agenda #WomenPeaceSecurity, attraverso iniziative di ricerca, raccolta dei dati, scambi di apprendimento e documentazione delle buone pratiche per orientare le politiche e la programmazione;
  • si procederà all’adesione all’iniziativa della Direzione Generale per gli Affari Politici e la Sicurezza del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (DGAP) che segue l’agenda “Donne, Pace e Sicurezza” (WPS) delle Nazioni Unite e la Risoluzione 1325 per il coinvolgimento delle donne nella risoluzione nonviolenta dei conflitti, con l’obiettivo di “promuovere e condividere le esperienze delle organizzazioni della società civile nell’attuazione dell’Agenda ‘Donne, Pace e Sicurezza’, con un focus specifico sui risultati e le prospettive per l’attuazione del quarto Piano Nazionale d’Azione dell’Italia”.

Benvenuto al piccolo Leo Lucas, nipote della Rete per la Parità!

Benvenuto al piccolo Leo Lucas, nato il 9 aprile. La nonna è una delle nostre socie più attive, la dr.ssa Annunziata Puglia Magrini.
La mamma Caterina M. vive a Monaco di Baviera. Leo Lucas ha la doppia cittadinanza, sia italiana che tedesca, perché il papà è tedesco.

Per l’attribuzione del cognome, i genitori hanno chiesto l’applicazione della pur incompleta normativa italiana che, comunque, consente l’attribuzione del doppio cognome più facilmente di quella tedesca attualmente vigente.

E’ stato attribuito il doppio cognome e, secondo quanto deciso dai suoi genitori, il primo è quello della mamma.
Leo Lucas M. B. è un po’ nipote di tutta la Rete per la Parità!

Buona Pasqua dalla Rete per la Parità!

Rete per la Parità – APS : il Codice ATECO non legittima attività che in Italia costituiscono reato

La Rete per la Parità – APS aveva accolto con preoccupazione, perché al corrente dei ripetuti tentativi da parte del segretario della Lega di regolamentare in Italia la prostituzione, le notizie sull’inclusione nell’ elenco dei Codici ATECO 2025 di attività riconducibili alla prostituzione.

In particolare, il codice riferito ai “Servizi di incontro ed eventi simili” comprende anche servizi sessuali e attività legate all’organizzazione di incontri a fini di prostituzione. Il comunicato dell’ISTAT e l’articolo di Linda Laura Sabbadini pubblicato su Repubblica il 12 aprile hanno chiarito che il codice ATECO non cambia le norme italiane sulla prostituzione.

Non si illudano Salvini, i nostalgici delle case chiuse e chi sfrutta le persone che si prostituiscono o lucrano sulla tratta: in Italia, finché non cambiano la Costituzione, l’attività di prostituzione è legale ma non può essere considerata un lavoro e l’induzione e lo sfruttamento della prostituzione sono reati perseguiti dalla legge n. 75/1958, la cosiddetta legge Merlin.

Rosanna Oliva de Conciliis, presidente onoraria della Rete per la Parità – APS precisa: “Salutammo con soddisfazione la sentenza della Corte costituzionale n. 141/2019 del 06/03/2019 Leggi qui che confermò l’attualità della Legge Merlin. Nella sentenza furono accolte le nostre tesi esposte alla Corte con un atto d’intervento dell’avvocata Antonella Anselmo dello Studio Lemme (Link), presentato dalla Rete per la Parità con altre sei associazioni. La prostituzione non può essere considerata un lavoro ma è solo un’attività economica in cui la sessualità diventa una prestazione a pagamento. Non si può considerare un diritto inviolabile solo perché esercitata liberamente. La Corte costituzionale ha ritenuto legittimo limitare l’organizzazione imprenditoriale della prostituzione, poiché la libertà economica garantita dalla Costituzione (art. 41) deve rispettare valori superiori come la dignità e la libertà umana. La legge Merlin, in questa ottica, non punisce chi si prostituisce, ritenuto parte debole del rapporto, ma solo i terzi che ne traggono profitto”.

Fonte: comunicato della Corte costituzionale. Leggi qui.

Terza edizione del Premio Mimosa di UDI Monteverde

Il 18 marzo 2025, presso lo Spazio Europa di Roma, si è svolta la terza edizione del Premio Mimosa, organizzata dall’UDI Monteverde. Questo riconoscimento celebra donne che, lontane dai riflettori, operano con dedizione e professionalità in vari ambiti.

La cerimonia ha visto la partecipazione di Loredana Cornero, presidente della giuria, che ha sottolineato l’obiettivo del premio: valorizzare l’impegno femminile in settori come agricoltura, medicina, istruzione e religione. Durante l’evento, è stato proiettato il cortometraggio “Essere donna e caregiver” di Tiziana Bartolini, che racconta le storie di tre donne impegnate nella cura dei propri cari senza rinunciare ai propri sogni.

Le premiate di questa edizione sono state:
• Terra Madre: Paola Ortensi, per la sua capacità di evidenziare il ruolo delle donne nell’agricoltura.
• Pace: Gianna Urizio, per il suo impegno nel promuovere scambi interculturali e interreligiosi, soprattutto tra le donne.
• Lavoro: Antonella Belfiore Tommaso, per la sua esperienza come insegnante in contesti marginali, con attenzione all’integrazione sociale.
• Carriera: Pinuccia Musumeci, per aver trasformato la sua esperienza personale con il tumore al seno in un impegno costante di supporto ad altre donne.

Carla Cantatore, portavoce dell’Udi Monteverde, ha inviato un messaggio di ringraziamento alle partecipanti e agli organizzatori, esprimendo soddisfazione per l’entusiasmo e la competenza dimostrati. L’attrice Fausta Manno ha inoltre recitato toccanti versi di Alda Merini, ricevendo calorosi applausi dal pubblico presente.

Presentazione del Rapporto CNEL – ISTAT sull’occupazione femminile

A Villa Lubin si è tenuta il 6 marzo 2025 la presentazione del Rapporto CNEL – ISTAT sull’occupazione femminile e dell’indagine sulle buone pratiche contrattuali per una migliore qualità della vita delle donne, a cura del Comitato per le Pari opportunità del CNEL.

Al minuto 39:26 l’intervento della nostra socia onoraria, Linda Laura Sabbadini. Qui la relazione completa.

Qui il video completo:

Il nostro 8 marzo 2025

Giornata Internazionale della Donna

L’8 marzo rappresenta un momento di riflessione sui progressi e le sfide legate alla parità di genere. Sebbene siano stati fatti passi avanti in termini di diritti e opportunità, il divario tra uomini e donne persiste in molti ambiti.

In Italia, le donne sono ancora sottorappresentate nelle posizioni di leadership e affrontano discriminazioni salariali e difficoltà nel conciliare vita lavorativa e familiare. Il Paese è sceso all’87° posto nel Global Gender Gap Report, segnalando un arretramento rispetto agli anni precedenti. A livello globale, il divario di genere potrebbe richiedere 134 anni per essere colmato, con milioni di donne ancora vittime di discriminazioni, violenze e limitazioni nei diritti fondamentali.

L’Agenda ONU 2030 pone la parità di genere tra gli obiettivi prioritari, ma il progresso è lento. In Italia, la Rete per la Parità si impegna a promuovere azioni concrete per il raggiungimento dell’uguaglianza di genere, attraverso sensibilizzazione e politiche inclusive. La parità non è solo una questione di giustizia, ma un elemento chiave per il progresso sociale ed economico.

Patrizia De Michelis

Leggi qui il testo completo.

Giornata internazionale della donna 2025

Alcuni degli eventi programmati dalle Organizzazioni associate e partner

Forum donne del Mediterraneo – Centro UNESCO Torino – 8 marzo, Alice Bernardo presenta la sua tesi di laurea dal titolo “L’evoluzione della legge sul matrimonio precoce in India”

Soroptimist International d’Italia 10-21 marzo 2025, presso la sede delle #NazioniUnite, a New York. Una finestra sul Soroptimist nel mondo – CSW69- 69ma Sessione della Commissione sullo status delle donne

Toponomastica femminile: Sabato 1 marzo, ore 10.30, – Il genere invisibile. Percorsi di toponomastica femminile. Biblioteca Joppi, Udine. Un racconto dei progetti che mirano a restituire voce e visibilità alle donne che hanno contribuito a migliorare la società e un viaggio alla scoperta delle intitolazioni femminili della città di Udine. 

Sabato 8 marzo, ore 15, piazzale Borri, Parma – Sebben che siamo donne. Visita guidata, organizzata dal Centro Studi Movimenti di Parma, per far conoscere a bambini e bambine dai 6 ai 10 anni le storie femminili nascoste nei borghi della città.

UDI Monteverdedata Roma Premio Mimosa

Università degli Studi “Magna Graecia” di Catanzaro – 11 marzo 2025 “Impara, risparmia, guadagna” – Pillole di educazione finanziaria

Università degli Studi di Milano – Dal 5 al 12 Marzo Una serie di incontri dedicati all’approfondimento e alla riflessione sui diritti delle donne. – link

Zonta Palermo ZYZRose day 2025

Presentazione del Rapporto CNEL – ISTAT sull’occupazione femminile e dell’indagine sulle buone pratiche contrattuali per una migliore qualità della vita delle donne – Villa Lubin. Con la partecipazione di Linda Laura Sabbadini

Altri eventi

  • Lettera aperta a chi manifesterà l’8 marzo 2025 da Ilaria Baldini
  • Sabato 1° marzo – ore 18.30, Teatro due a Parma – Comune di Parma- Presentazione del libro di Serena Dandini “C’era la luna”. Apre il mese delle iniziative dedicate alle donne
  • Giovedì 6 marzo, Aula dei Gruppi – Roma, la Commissione parlamentare di inchiesta sul femminicidio, nonché su ogni forma di violenza di genere organizza l’evento “Quello che è tuo è mio” – I conti della violenza economica. L’educazione finanziaria come strumento di contrasto alla violenza di genere.
  • Venerdì 7 marzo – Le Contemporanee organizzano “Noi, tutte. Leadership femminili e battaglie comuni in Europa. Una agenda da scrivere insieme” presso l’Europa Experience – David Sassoli.
  • Venerdì 7 marzo, ore 9, “Il contributo delle donne alla funzione di difesa e sicurezza nazionale”, presso l’Aula Magna “S. Ten. P. Ferraro M.O.V.M.”. All’evento interverrà Anna Maria Isastia
  • Sabato 8 marzo, 15-17, Rete Antiviolenza “Ascolta chi parla”- “Donne e Leggi in Italia. Promemoria.”, sala Ghisleni di Casa Bravi, Terno d’Isola, conversazioni con l’autrice Rosangela Pesenti Galli
  • Sabato 8 marzo – ore 18, il Comitato Castello de Susu organizza la proiezione del film “Ti dico di lei” presso la Scuola Primaria Santa Caterina – Cagliari. Alle 19:30 presso l’Atelier Pisano e Ibba si terrà l’inaugurazione della mostra “Omaggio al mondo di Grazia Deledda”.
  • Sabato 8 marzo, ore 11, Ciampino, l’Amministrazione di Ciampino organizza “Un omaggio a Tina Lagostena Bassi”
  • Sabato 8 marzo – Fondazione Marisa Bellisario – “Il mio 8 marzo con le donne libiche”
  • Lunedì 10 marzo – ore 10:30, presso la sede centrale dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli si terrà la presentazione della pubblicazione C.U.G. ADM “ADM è Donna”, alla quale interverrà Rosanna Oliva de Conciliis che racconterà la storica sentenza della Corte costituzionale n. 33/1960.
  • Lunedì 10 marzo fino al 22 marzo – 69esima edizione della Conferenza delle Nazioni Unite sulla Parità di Genere – New York
  • Mercoledì 12 marzo, ore 10, L’Università della Tuscia, in collaborazione con We Unitus Alumni Association e il Soroptimist Club di Viterbo, organizza la giornata di studi “La memoria al femminile”, un evento dedicato all’importanza del ricordo e della rappresentazione delle donne nella storia e nella cultura. All’evento interverrà Anna Maria Isastia.

La Sapienza celebra i 100 anni di Scienze Politiche. Intervento di Rosanna Oliva de Conciliis

Il Dipartimento di Scienze Politiche della Sapienza Università di Roma celebra un traguardo storico: 100 anni dalla sua fondazione, avvenuta nel 1925 come prima facoltà italiana dedicata a questa disciplina. Le celebrazioni ufficiali si sono aperte oggi, alle ore 11.30, con una solenne cerimonia presso l’Aula Magna del Palazzo del Rettorato.

L’evento inaugurale ha visto la partecipazione di due personalità di spicco, alumni della facoltà: Paolo Gentiloni Silveri, politico e giornalista, già presidente del Consiglio dei ministri, e Rosanna Oliva de Conciliis, giurista, attivista e scrittrice, insignita nel 2010 del titolo di Grande Ufficiale della Repubblica Italiana.

Ad aprire la cerimonia è stata la rettrice della Sapienza, Antonella Polimeni, seguita dagli interventi del preside della Facoltà di Scienze Politiche, Sociologia e Comunicazione, Pierpaolo D’Urso, e della direttrice del Dipartimento di Scienze Politiche, Maria Cristina Marchetti, che hanno introdotto i lavori della giornata.

Nel suo intervento, Rosanna Oliva de Conciliis ha sottolineato l’importanza dell’eguaglianza sostanziale come fondamento della democrazia: “È il passaggio dal principio dell’eguaglianza formale sancita nel primo comma all’eguaglianza sostanziale, per la quale dobbiamo impegnarci tutte e tutti; senza eguaglianza e senza partecipazione non c’è democrazia e solo la democrazia può assicurare la possibilità di affrontare le sfide complesse che caratterizzano la società contemporanea”.

Riflettendo sulle sfide globali e sulle opportunità offerte dal progresso scientifico, Oliva de Conciliis ha evidenziato il ruolo cruciale delle nuove generazioni: “Viviamo in un’epoca in cui si moltiplicano fenomeni drammatici: guerre e violenze ma anche, dall’altra parte, grandi opportunità, che vengono offerte dal progresso scientifico. E, quindi, la necessità per le nuove generazioni di decidere quale strada percorrere, quali scelte compiere, come coinvolgere la cittadinanza e le istituzioni”.

Infine, ha rivolto un augurio alle future generazioni e ha ricordato un impegno personale per il futuro: “E in questo c’è il compito delle Università, che devono trasferire consapevolezza del passato e fornire gli strumenti per affrontare e superare gli ostacoli. Concludo con l’augurio che nel 2060 la Sapienza concorra a celebrare i 100 anni della sentenza della Corte costituzionale n. 33/1960, insieme con mia nipote Irene, alla quale ho affidato questo compito in una lettera che le ho scritto nel 2010, quando aveva tre anni. Le auguravo, e questo augurio rivolgo anche alle giovani donne di oggi e a quelle di domani, di essere felici di essere nate donne. Impegniamoci insieme per questo obiettivo”.

L’evento ha segnato l’inizio di una serie di iniziative che accompagneranno le celebrazioni del centenario, con incontri, conferenze e momenti di riflessione sul ruolo delle scienze politiche nella società contemporanea.

Qui il video completo:

Celebrazioni in occasione dei 100 anni di Scienze Politiche alla Sapienza

Dal minuto 55:49 l’intervento di Rosanna Oliva de Conciliis

Clicca qui per leggere l’intervento completo.

Per San Valentino un dono d’amore per le madri e per figlie e figli

Rete per la Parità e Aspettare stanca propongono per San Valentino un dono d’amore per le madri e per figlie e figli

Un dono d’amore

Verso le madri farle uscire dall’invisibilità:

  • Utilizzando  nei social e in tutte le occasioni informali il doppio cognome invece del solo cognome paterno, seguendo l’esempio di chi lo sta già facendo.
  •  Facendo richiesta di modifica del proprio cognome al Prefetto per passare dal solo cognome paterno imposto alla nascita, al cognome composto da quelli materno e paterno, o paterno materno.

Verso le figlie e i figli tutelare la loro identità:

Facendo richiesta al Prefetto di modifica del loro cognome per passare dall’attribuzione del solo cognome paterno imposto alla nascita, al cognome composto da quelli materno e paterno, o paterno materno.

Inoltre le coppie potranno concordare di attribuire alle figlie e ai figli che nasceranno i cognomi della mamma e del papà nell’ordine desiderato da entrambi.


Siamo tutt’ora in attesa che il Parlamento, in attuazione dei principi costituzionali, approvi finalmente la legge di riforma organica del cognome e le conseguenti modifiche regolamentari, a completamento dell’introduzione del doppio cognome per legge sancito dalla sentenza n.131/2022 della Corte costituzionale.

Clicca qui per saperne di più.