Il 26 novembre 2015, in Roma, presso il Consiglio di Presidenza della Giustizia Amministrativa – Piazza del Monte di Pietà n.33, essendo andata deserta la prima convocazione si è tenuta l’assemblea della Rete per la Parità.
Presenti per il Direttivo la presidente Rosanna Oliva, la tesoriera Daniela Monaco, la consigliera Annamaria Isastia, la socia Presidente del Comitato Scientifico, Teresa Gualtieri; e, in proprio e /o come rappresentanti degli Organismi, varie socie, alcune collegate a distanza
In apertura dei lavori, su proposta di Rosanna Oliva, le presenti dedicano un minuto di raccoglimento in memoria di Gigliola Corduas, socia fondatrice e componente del Direttivo, scomparsa nel giugno scorso.
Preso atto delle relazioni della presidente Rosanna Oliva, della tesoriera Daniela Monaco, di Teresa Gualtieri, presidente del Comitato scientifico e dei vari interventi delle socie svolti durante la riunione del Comitato scientifico che si è tenuta prima dell’assemblea, sono stati approvati:
Il bilancio consuntivo e quello preventivo, redatti secondo le Raccomandazioni contabili dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti per le aziende non profit, secondo le quali il bilancio elenca e mette in evidenza le acquisizioni di contributi esterni sia materiali (beni e lavoro svolti gratuitamente) sia finanziarie. Le liberalità materiali ricevute sono state classificate tra i proventi così come le donazioni di servizi da parte di terzi in contrapposizione ai relativi costi (non sostenuti dall’Associazione), valutate al valore normale. Non sono state considerate le ore lavoro offerte. In questo modo sono chiariti in termini quali-quantitativi la capacità della Rete per la Parità di perseguire la missione assegnata
Il Bilancio consuntivo al 31 dicembre 2014 chiude con un risultato positivo dato che si tratta di un bilancio di competenza, mentre quello di cassa è in passivo per il mancato pagamento di molte quote sociali.
Nel bilancio preventivo 2015, quasi la metà delle entrate derivano da liberalità materiali e donazioni di servizi da parte di soci/e e non soci/e. Risulta la nuova voce Fondo per la comunicazione e la visibilità, costituito con un primo apporto di 1450 euro.
Quando l’iter per iscrivere la RxP all’Albo regionale delle Associazioni di Promozione sociale sarà stato completato, sarà possibile iscriversi all’elenco delle Associazioni che possono richiedere il 5 per mille.
L’Assemblea ha anche confermato le quote sociali:
Socia/Socio -euro 40 (quaranta), Socia/Socio sotto i trenta anni – euro 20 (venti)- Socia sostenitrice/ Socio sostenitore da euro 200 (duecento).
Organismi -euro 100 (cento)
Il Progetto per la comunicazione e la visibilità dell’associazione. La Tesoriera Daniela Monaco ha riferito che il 13 settembre scorso, in occasione di un evento organizzato da Rosanna Oliva, sono stati raccolti 1.450 euro, che sono stati inseriti nel fondo per il Progetto comunicazione e visibilità, nuova voce che compare nel preventivo al vostro esame e comparirà nei nostri bilanci futuri. Vi confluiranno anche i successivi contributi che, ci auguriamo, potranno pervenire da altre persone o associazioni interessate allo sviluppo della Rete per la Parità.
Sono già in corso l’aggiornamento e il miglioramento della nostra comunicazione on line, tramite Sito, FACEBOOK, TWITTER e Mailing list. Quanto prima vorremmo creare un’apposita sezione sul sito con una App o altro per diramare le notizie, continuamente aggiornate, sui corsi universitari riguardanti la parità e iniziative simili. Stiamo approfondendo gli aspetti tecnici, per arrivare a un risultato facilmente utilizzabile anche dai cellulari.
Su proposta del Direttivo l’Assemblea ha eletto due consigliere fino a Giugno 2016, nelle persone dell’avvocata Antonella Anselmo, con l’incarico di Segretaria e della professoressa Gabriella Anselmi, presidente dell’associazione FILDIS, consigliera.
Sempre su proposta del Direttivo l’Assemblea ha eletto all’unanimità tre Socie Onorarie: Lorenza Carlassare, Gabriella Luccioli e Marisa Rodano esprimendo il compiacimento dell’intera Associazione per la disponibilità ad accettare di entrare nella Rete per la Parità, verso la quale sin dalla fondazione avevano dimostrato interesse, collaborando anche alle iniziative..
Il Piano di attività per l’anno 2016.
E’ stato ricordato il monito di Gigliola Corduas durante l’assemblea dell’anno scorso:
“ ….la vera sfida consiste nel trasmettere alle giovani generazioni di donne il senso di un percorso che viene da lontano e che non punta solo a far sì che le ragazze abbiano le stesse opportunità ma sappiano far valere scelte e comportamenti più rispettosi della persona, tali da valorizzare le differenze e le scelte individuali. E’ un’intera cultura collettiva che deve accettare la pluralità dei punti di vista e la priorità dell’interesse collettivo rispetto ai vantaggi individuali.”.
La priorità per l’anno 2016 sarà, come scritto nel nostro Statuto, l’impegno per la parità insieme, con le donne dell’associazionismo, del mondo accademico e delle istituzioni, ma anche insieme con donne e uomini delle varie generazioni.
Ci attiveremo per far associare altre Università e Associazioni e inserirle nel Comitato scientifico per il biennio 2016/2017, in particolare l’Università di Genova e le quattro Università pubbliche romane.
Con il lancio del Progetto per la comunicazione e la visibilità dell’associazione, nel prossimo futuro si migliorerà il rapporto con le singole socie e i singoli soci, con un maggior utilizzo del sito e dei collegamenti via mail e social, anche per ottenere nuove iscrizioni, soprattutto tra le ragazze e i ragazzi.
E’ indispensabile coinvolgere anche gli uomini per raggiungere con la partecipazione delle donne i diritti civili e il progresso sociale ed economico.
Il nostro impegno proseguirà secondo le tre linee guida iniziali:
Contro l’invisibilità delle donne- Per il doppio cognome, per il rispetto della par condicio di genere, per un linguaggio sessuato. Possibile Convegno a Genova nell’aprile del 2016.
Per la rappresentanza paritaria- Continueremo a monitorare il rispetto delle norme di garanzia elettorali ottenute e il completamento di quelle ancora mancanti.
Per il lavoro delle donne- Per la condivisione: ottenere un congruo periodo di congedo obbligatorio dei padri, contro le dimissioni in bianco: attraverso le nuove norme dello Jobs Act, che ancora aspettano il regolamento attuativo.
Sugli obiettivi individuati dal Comitato scientifico. In particolare sarà organizzato un Convegno sulle donne militari nello sport e nello spazio. Dovrebbero essere anche prese iniziative per una Urbanistica di genere e una città per le donne/condivisa, per sollecitare la Rendicontazione Sociale (bilancio sociale, di genere e generazionale) da parte delle pubbliche amministrazioni, per il controllo del linguaggio nei libri di testo e contro la mancata nomina dei CUG in molti organismi, comprese alcune Università.
Compiti non facili, ma ci impegneremo con la collaborazione delle socie, dei soci e degli organismi che fanno parte della Rete per la Parità.

Il 29 maggio 2014 presso la sala Zuccari del Senato della Repubblica, Via della Dogana Vecchia, 29 in Roma, essendo andata deserta la prima convocazione alle ore 7, si apre, in seconda convocazione, alle ore 11,00 l’assemblea della Rete per la Parità.

Sono presenti:
la presidente Rosanna Oliva, la Tesoriera Daniela Monaco, la consigliera Gigliola Corduas e la Presidente del Comitato Scientifico Teresa Gualtieri; sono presenti inoltre: FILDIS con Gabriella Anselmi; FORUM delle donne del Mediterraneo con Carla Mazzuca; ANDE con Benedetta Castelli; Lab.50 &50 con Irene Giacobbe; Università degli Studi di Milano con Stefania Leone; Soroptimist D’Italia con Teresa Gualtieri; Aspettare stanca con Rosanna Oliva; UDI Monteverde con Carla Cantatore; CNDI con Gigliola Corduas, il Centro Interdip. Università di Pavia con Anna Rita Calabrò; FNISM con Maria Pia Ercolini; Zonta Int. Distretto 28 con Daniela Monaco e le socie Gabriella Anselmi; Carla Cantatore; Gigliola Corduas; Carla Mazzuca; Daniela Monaco e Rosanna Oliva .
Presiede Rosanna Oliva, Segretaria verbalizzante Daniela Monaco.

Si dichiara aperta e valida l’Assemblea che dovrà decidere sui seguenti punti all’O.d.G.:

1. Approvazione del verbale della precedente assemblea del 5 giugno 2013.
2. Relazione della Presidente
3. Relazione della Presidente del Comitato Scientifico
4. Relazione della Tesoriera.
5. Esame e approvazione bilancio consuntivo 2013
6. Esame e approvazione bilancio preventivo 2014
7. Delibera per rinnovo Comitato Scientifico biennio 2014- 2015
8. Programmi attività.
9. Varie ed eventuali

1. Approvazione del verbale della precedente assemblea del 5 giugno 2013.

Daniela Monaco illustra i punti di maggior rilievo del precedente verbale. L’Assemblea lo approva all’unanimità.

2 Relazione della Presidente.

Rosanna Oliva ringrazia le partecipanti, e comunica che la vicepresidente del Senato Valeria Fedeli ci ha permesso di riunirci in questa prestigiosa sala nella quale nel pomeriggio si terrà il nostro convegno dell’equilibrio di genere nelle Giunte e nei CDA. Si tratta di temi sui quali sin dalla sua fondazione, ma in particolare nell’ultimo anno, la nostra associazione si è molto impegnata, insieme con quelli riguardanti le norme elettorali, oggetto del Convegno che si svolse il 5 giugno dell’anno scorso , subito dopo la nostra Assemblea annuale e con altri meno vasti, ma altrettanto importanti, come i cognomi delle figlie e dei figli e l’impegno contro le cosiddette dimissioni in bianco.
Esprime soddisfazione per la vitalità dell’associazione, dimostrata anche da nuove importanti adesioni, come quella della FNISM, e dal lavoro associativo svolto in stretta collaborazione con il Comitato scientifico. Ringrazia per la presenza e la collaborazione la Tesoriera Daniela Monaco e Gigliola Corduas, altra componente del Direttivo e Teresa Gualtieri, presidente del Comitato Scientifico.
Non è proseguito, invece, il lavoro collegiale dei Gruppi d’iniziativa , che nel primo biennio era stato fruttuoso. E’ perciò stato carente il contatto con le singole socie non inserite nel Comitato Scientifico e la possibilità di collaborare da parte loro.
Si augura che con un maggior utilizzo del sito e di collegamenti a distanza, nel prossimo futuro si possano migliorare anche questi ambiti.
Rinvia più dettagliate notizie alla discussione del punto riguardante il Programma delle attività.

3. Relazione della Presidente del Comitato Scientifico. Vedi allegato a fine articolo

4. Relazione della Tesoriera.

La tesoriera Daniela Monaco illustra la situazione delle quote e dei bilanci sociali. Fa presente che sono ancora tante le associate che non hanno regolarizzato la propria posizione e si augura che possano rientrare tali crediti. Ricorda la possibilità di detrarre le eventuali liberalità erogate alla Rete per la Parità, non le quote associative, e si augura che presto si possano realizzare dei progetti su cui il Comitato Scientifico sta lavorando per costruire concretamente una strada per sostenere il cammino della Parità di genere.

5. Esame e approvazione bilancio consuntivo 2013

Dopo aver risposto alle domande da parte delle presenti, la Tesoriera legge il Bilancio consuntivo al 31 dicembre 2013 che chiude con un risultato positivo di 931,72€ (dato che si tratta di un bilancio di competenza , mentre quello di cassa è in passivo per i motivi illustrati al punto precedente). L’Assemblea approva all’unanimità.

6. Esame e approvazione bilancio preventivo 2014

La Presidente e la Tesoriera propongono all’Assemblea il bilancio preventivo 2014 dopo aver illustrato brevemente le voci inserite. Sono previste entrate per un totale di 13.100 euro, di cui quasi la metà derivanti da liberalità materiali e donazioni di servizi da parte di soci/e e non soci/e .L’Assemblea approva all’unanimità.

7. Delibera per rinnovo Comitato Scientifico biennio 2014- 2015

La presidente, dopo aver presentato i tre organismi che hanno chiesto di far parte del Comitato scientifico: FILDIS, FNISM e il Dipartimento di Scienze Giuridiche e Storia delle Istituzioni dell’Università di Messina, legge la proposta di delibera predisposta dal Direttivo del 26 maggio u.s. e la mette in votazione. L’Assemblea approva.


“DELIBERA
L’assemblea, preso atto della proposta del Direttivo, delibera la seguente composizione del Comitato Scientifico per il biennio 2014 – 2015, che vede presenti tutti gli organismi già componenti del precedente Comitato Scientifico nominato per il biennio 2012- 2013, con l’inserimento delle Associazioni FILDIS e FNISM e del Dipartimento di Scienze Giuridiche e Storia delle Istituzioni dell’Università degli studi di Messina:
COMITATO SCIENTIFICO 2014-2015
• A.I.D.M. Associazione Italiana Donne Medico
• A.N.D.E. – Associazione Nazionale Donne Elettrici
• ASPETTARE STANCA
• C.N.D.I. – Consiglio Nazionale Donne Italiane
• CONFSAL– Confederazione Generale dei Sindacati Autonomi dei Lavoratori
• CORRENTE ROSA
• EUDIF ITALIA – Ass. per lo sviluppo dell’informazione e della formazione delle donne
• FILDIS -Federazione Italiane Laureate e Diplomate di Istituti Superiori
• FNISM – Federazione Nazionale Insegnanti
• FORUM DELLE DONNE DEL MEDITERRANEO
• LABORATORIO 50&50
• SOROPTIMIST INTERNATIONAL D’ITALIA
• UDI MONTEVERDE
• UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI BOLOGNA AdDU – Associazione delle Docenti Universitarie
• UNIVERSITA’ DI CA’ FOSCARI DI VENEZIA Comitato Unico di Garanzia
• UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI PAVIA – Centro Interdipartimentale studi di genere
• UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI CALABRIA – C.P.O. di Ateneo Dipartimento di Filosofia
• UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI MILANO Dipartimento Diritto Pubblico, processuale civile, internazionale ed europeo- Facoltà di Giurisprudenza –
• UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI MESSINA- Dipartimento di Scienze Giuridiche e Storia delle Istituzioni
• UNIVERSITA’ FEDERICO II, Napoli – Dottorato Studi di genere
• ZONTA INTERNATIONAL – Area 03 Distr. 28
• ZONTA INTERNATIONAL – Area 03 Distr. 30

Si considerano confermate le rappresentanti e le sostitute degli organismi già componenti del precedente Comitato, salva comunicazione su variazioni da far pervenire quanto prima alla Segreteria dell’Associazione e per conoscenza alla Presidente del Comitato Scientifico Teresa Gualtieri.
NB Per l’effettivo inserimento nel Comitato scientifico del biennio 2014-2015 bisognerà:
1) essere associato alla Rete per la Parità;
2) essere in regola con il pagamento della quota associativa 2014
3) avere preso conoscenza dello Statuto della Rete per la Parità e del Regolamento del Comitato Scientifico.”

8. Programmi attività.

Introduzione della Presidente
Come dice lo stesso nome che abbiamo scelto, noi crediamo nella validità e nella necessità di impegnarsi per la parità insieme, ed intendiamo insieme donne dell’associazionismo, del mondo accademico e delle istituzioni, ma anche insieme donne e uomini.

Sulla rappresentanza nelle assemblee elettive, dobbiamo adoperarci in ogni modo per far inserire durante la discussione in Senato le norme di garanzia all’interno della riforma della legge elettorale per il Parlamento, che hanno visto alla Camera un gioco di squadra tra donne parlamentari di quasi tutti gli schieramenti e donne dell’associazionismo. Un tentativo purtroppo vanificato dal ricorso al voto segreto, che però non può essere ripetuto al Senato.
Così come sarà necessario chiedere una lettura di genere della riforma per il Senato e il Titolo V della Costituzione.
E dovremo proseguire nella difficile impresa di ottenere norme di garanzia di genere anche nelle leggi elettorali regionali.

Per l’equilibrio di genere nelle Giunte, va ricordato che nel 2012 abbiamo organizzato e diramato anche su FACEBOOK, in collaborazione con il Gruppo Toponomastica femminile. il monitoraggio delle nuove Giunte. Dopo un primo ricorso della rete per la Parità presentato nel 2012 contro la Giunta di Cervaro, concluso con una sentenza favorevole del TAR Lazio, nel 2013 abbiamo presentato un ricorso contro la Giunta di Colleferro, attualmente presso il Consiglio di Stato, promosso dalla Consulta le donne di Colleferro. Ricordiamo tra i tanti altri ricorsi che abbiamo provveduto a far conoscere quelli di Monica Cirinnà e Gemma Azuni contro la Giunta del Comune di Roma, quelli contro la Giunta della Regione Lombardia e quello di ANDE per la Giunta di Civitavecchia.
Non abbiamo mancato di sottolineare che i ricorsi potevano essere un rimedio molto limitato rispetto al dilagare del numero di Giunte composte da soli uomini o con una minima presenza femminile. Abbiamo salutato perciò con soddisfazione sia le norme della l. 215/2012, sia quelle del comma 137 della recentissima L. 56 del 7 aprile 2014, la cosiddetta Riforma Del Rio.
E’ facile prevedere che ci saranno ancora sindaci che non rispetteranno queste nuove disposizioni, perciò il nostro impegno proseguirà, utilizzando anche i contributi che deriveranno dal Convegno di oggi.

Per quanto riguarda la presenza delle donne nei CDA, sapete che la Rete per la Parità, anche in collaborazione con associazioni che ne fanno parte, come Aspettare stanca e con altre, come Pari o Dispare, si è impegnata per sostenere dapprima l’approvazione della Legge 120 del 2011, la cosiddetta Legge Golfo Mosca e ne ha poi seguito il completamento attraverso i decreti legislativi.
In particolare abbiamo sottoscritto l’appello Più donne nei Cda e l’Italia cresce, lanciato nel giugno dell’anno scorso da numerose associazioni femminili e pubblicato su JOB 24 http://www.ilsole24ore.com/
Dobbiamo proseguire nel monitorarne l’applicazione, dopo gli spunti che sicuramente verranno dal convegno di oggi pomeriggio.

Si tratta di argomenti che completano l’obiettivo più generale della democrazia paritaria, che deve partire da una maggiore presenza delle donne nelle assemblee elettive attraverso la riforma del sistema elettorale, oggetto del nostro Convegno organizzato a giugno dello scorso anno.
Siamo consapevoli dell’importanza delle norme per procedere verso la Parità, ma non ci sfugge che è in atto da tempo, da parte di alcuni uomini, una strategia che impedisce o rinvia a tempi successivi sia l’innovazione del nostro ordinamento stabilito dalla Costituzione, sia quella derivante dalla sempre maggiore presenza delle donne nella società, nella politica e in tutti i luoghi decisionali.
Il mancato rispetto delle leggi: un fenomeno antico, come ha denunciato Dante Alighieri, grande Poeta, ma anche impegnato in politica, che constatiamo diffuso se guardiamo quanto avviene in Italia in un’ottica di genere.

Una strategia contro il rinnovamento, messa in atto da uomini che approfittano della loro posizione dominante per ostacolare l’accesso delle donne, in particolare quando meccanismi poco trasparenti impediscono che la selezione avvenga per merito.
Queste sfide coincidono in termini temporali con il semestre europeo a guida italiana, durante il quale, e precisamente il 23 ottobre, è prevista la presentazione a Roma del rapporto dell’EIGE, l’Istituto europeo per l’uguaglianza di genere, su Strategia Europa 2020: a che punto siamo?

La situazione attuale deve indurci a trovare il giusto equilibrio tra facili ottimismi legati alle grandi novità positive che stiamo vivendo anche in questi giorni e la stanchezza che potrebbe derivare dai tempi, molto più lunghi di quelli di altri paesi europei, per ottenere il rispetto del principio della parità uomo donna che si trova scritto nella nostra Costituzione.

Stefania Leone, componente del Comitato scientifico: nel mese di luglio scadrà il mandato dei membri elettivi del Consiglio Superiore della Magistratura, e sarà compito del Parlamento in seduta comune e dei Magistrati, nell’ambito delle rispettive competenze, procedere alla elezione dei nuovi Consiglieri.

Al momento, a far parte del CSM in carica sono solo due donne, ed alto è il rischio che anche la prossima consiliatura sia contrassegnata da un forte squilibrio di genere.
Nell’ottica di imprimere una svolta al sistema, è stato lo stesso CSM, con una Delibera del 2 aprile scorso, a rivolgere al Ministro della Giustizia la richiesta di attivare un procedimento di modifica del sistema di elezione disciplinato dalla legge n. 195 del 1958, al fine di dare attuazione al principio di parità. Precisamente, la Delibera chiede che sia garantita una “quota minima di genere”, pari a un terzo sia per la componente laica sia per la componente togata dell’organo, aggiungendosi, per quest’ultima, anche l’introduzione della doppia preferenza di genere.

La richiesta presuppone, tuttavia, un intervento normativo complessivo sul sistema di elezione del CSM, ed è quindi evidente che le imminenti elezioni non potranno che svolgersi sulla base della disciplina oggi vigente.

Proprio per questa ragione si rende indispensabile che il Parlamento, nel procedere all’elezione degli otto membri laici di propria spettanza, si proponga l’obiettivo di un riequilibrio di genere all’interno del Consiglio Superiore della Magistratura, già a partire dall’imminente rinnovo.
Tale obiettivo rappresenterebbe attuazione del principio costituzionale di parità di accesso fra donne e uomini ai pubblici uffici, come sancito dall’art. 51 della Costituzione.

È utile ricordare che da quando è stata eliminata ogni discriminazione nell’accesso alla Magistratura, il numero delle donne magistrato è in costante crescita. Tuttavia, nonostante oggi esse rappresentino la metà dell’organico, continuano ad essere sotto-rappresentante nelle posizioni di vertice, e, vistosamente, proprio nell’organo che si occupa dello status e delle carriere di giudici e pubblici ministeri.

E’ necessario, dunque, un intervento attivo delle Istituzioni, reso più che mai doveroso a seguito della riforma dell’art. 51 Cost., che impone oggi di rimuovere gli ostacoli che continuano a tenere le donne fuori dagli organi decisionali. Inoltre, misure volte a risolvere l’evidente squilibrio di genere nella composizione del CSM darebbero attuazione anche ai principi stabiliti a livello europeo. Si tenga presente che da ormai diversi anni le Istituzioni dell’Unione europea hanno concentrato il loro impegno nel richiedere la promozione della parità di genere nelle posizioni di vertice, in politica, nel lavoro, nelle imprese e nelle pubbliche amministrazioni (cfr. Risoluzione del Parlamento europeo del 13 marzo 2012 (2011/2244(INI), sottolineando peraltro la scarsissima presenza di donne nelle posizioni di maggiore responsabilità della magistratura (si veda il Rapporto della Commissione europea “Women and men in leadership positions in the European Union in 2013”). Il nostro Legislatore si sta recentemente muovendo proprio nella direzione auspicata dall’Unione europea. Si pensi alla legge volta ad incrementare la presenza femminile nei consigli di amministrazione delle società (l. n. 120 del 2011), o negli organi rappresentativi dell’Avvocatura (l. n. 247 del 2012 – artt. 28, 34 e 50, dedicati rispettivamente alla composizione dei consigli d’ordine, del consiglio nazionale e dei consigli distrettuali di disciplina).

In attesa di un analogo intervento legislativo che imponga con regole specifiche il riequilibrio di genere anche all’interno del CSM, la Rete per la Parità potrebbe sostenere l’ iniziativa del CSM, auspicando che essa abbia un concreto seguito nelle aule parlamentari già in occasione degli otto componenti laici.

Il principio di parità di genere non può non essere comunque rispettato sin d’ora nell’elezione dei nuovi membri, posta la diretta applicabilità dell’art. 51 Cost.

Rosanna Oliva, ringrazia Stefania Leone per la proposta, ricorda che al Convegno di oggi pomeriggio è previsto l’intervento del Consigliere Nappi, promotore della delibera del Consiglio Superiore della Magistratura. Propone all’Assemblea la seguente delibera:

L’assemblea della Rete per la Parità incarica la Presidente di predisporre , con la collaborazione di Stefania Leone, una lettera da inviare al Parlamento e di procedere al riguardo ad ogni altra connessa iniziativa ritenuta utile.

La delibera è approvata all’unanimità

Gabriella Anselmi – è importante ritrovarsi in gruppo, si dichiara disponibile a collaborare come FILDIS non solo nel Comitato Scientifico, ma anche per ricostituire uno dei gruppi d’iniziativa.

Maria Pia Ercolini – sarebbe importante anche per noi della Rete per la Parità frequentare un corso sulle nuove tecnologie e su come comunicare.

Irene Giacobbe – sul linguaggio : creare un accordo tra le associazioni che se ne occupano, unire le forze…”Giulia” ha prodotto un volume…. Ieri è stato presentato il rapporto dell’Istat.
Sulle dimissioni in bianco: continua la discriminazione delle donne in gravidanza.

Sulla qualità della vita: approfondire i Fondi europei non utilizzati… entro giugno nel Lazio dovrebbero predisporre una prima bozza di utilizzo.

Gigliola Corduas – apprezza l’estensione e la solidità culturale delle iniziative che la Rete per la Parità sta realizzando e che la differenziano nel panorama associativo. Sottolinea anche come l’attualità e l’urgenza delle tematiche che l’associazione sta affrontando non deve far dimenticare che la vera sfida consiste nel trasmettere alle giovani generazioni di donne il senso di un percorso che viene da lontano e che non punta solo a far sì che le ragazze abbiano le stesse opportunità ma sappiano far valere scelte e comportamenti più rispettosi della persona, tali da valorizzare le differenze e le scelte individuali. E’ un’intera cultura collettiva che deve accettare la pluralità dei punti di vista e la priorità dell’interesse collettivo rispetto ai vantaggi individuali.

Maria Paola Azzario – dà notizie sul convegno Unesco che si svolgerà a Torino “PO e costruzione Europa..”, saranno presenti 22 nazionalità.
L’Assemblea approva il piano di attività.

9. Varie ed eventuali

Null’altro essendovi da deliberare l’Assemblea si chiude alle ore 13,30.
F.to
La Presidente Rosanna Oliva
La Segretaria Daniela Monaco


Allegato 1 Relazione della Presidente del Comitato Scientifico


REPORT ASSEMBLEA ORDINARIA 5 GIUGNO 2013
(presso Camera dei Deputati, sala delle Colonne, Via Poli 19, ore 11.30-13.30)

Presenti: oltre al Direttivo al completo, la Presidente del Comitato scientifico, alcune rappresentanti di Associazioni e Università aderenti e singole socie.

Nel corso della riunione, come previsto dall’Ordine del giorno, l’assemblea, dopo aver approvato il verbale della precedente assemblea del 13 febbraio 2013, ha deliberato:

1. L’approvazione del bilancio consuntivo 2012 e del bilancio preventivo 2013
I bilanci sono stati predispostii utilizzando il prospetto a ONERI e PROVENTI delle Associazioni non profit, che tiene conto delle liberalità erogate da soci, sia dal punto di vista di anticipazioni economiche non richieste a rimborso, sia di ore lavoro offerte nonchè le liberalità anche da non soci per la vita associativa e la realizzazione delle varie iniziative. Questo criterio consente di fare emergere meglio l’effettiva consistenza dell’Associazione.
Quando l’iter per iscrivere la RxP all’Albo regionale delle Associazioni di Promozione sociale sarà stato completato sarà possibile iscriversi all’elenco delle Associazioni che possono richiedere il 5 per mille e si potranno detrarre le liberalità erogate a favore della RxP.

2. L’elezione del Direttivo. Il Direttivo è confermato, con i seguenti incarichi: Presidente Rosanna Oliva, Segretaria Serena Dinelli, Tesoriera Daniela Monaco, Consigliere Gigliola Corduas e Anna Maria Isastia e potrà chiamare a collaborare altre socie relativamente a specifici progetti e/o iniziative.

3. Il cambio sede, la cui richiesta era stata già avanzata nell’assemblea dello scorso anno.

L’argomento Criteri per la nomina delle socie e soci onorari, dopo una breve discussione generale è dopo una breve discussione generale è rinviato.

Nella sua relazione Rosanna Oliva, Presidente dell’Associazione ha ringraziato le partecipanti, specie chi viene da altre città: Teresa Gualtieri, da Catanzaro; Giuliana Giusti- Univ. Venezia; Susanna Schivo Zonta club Genova; – Letizia Giello,da Modena; Marilisa D’Amico, Università di Milano;; ha fatto presente con soddisfazione che una relatrice e un relatore al nostro convegno che seguirà oggi nel pomeriggio, Lorenza Carlassare e Stefano Ceccanti, sono stati appena nominati dal Presidente del Consiglio tra gli esperti e le esperte per le riforme. Nella Commissione governativa sono presenti dieci donne grazie alle forti pressioni esercitate da più parti, a partire dalle proteste dell’Accordo di Azione Comune per la Democrazia Paritaria in occasione della nomina di soli saggi uomini da parte del Presidente della Repubblica, rilanciate dall’Accordo quando circolavano soltanto nomi di uomini per la Commissione governativa per le riforme.

Ha, inoltre, riferito sulle varie iniziative in corso e ha comunicato a che la RxP è stata invitata a un incontro a fine giugno con la ministra Idem, che non potrà intervenire al Convegno sulla riforma elettorale.

Nella sua relazione Teresa Gualtieri, Presidente del Comitato Scientifico, premette che il C.S. intende lavorare utilizzando le due caratteristiche positive della Rete per la Parità: 1. La dimensione nazionale; 2.

La compresenza di associazioni e università. Riferisce di due importanti iniziative portate avanti insieme alla Presidente della RxP: 1. Un progetto per azioni positive con l’Università degli Studi di Milano e CONFSAL, che poi ha trovato difficoltà per un taglio di fondi, e che sarà ripreso con altra formula.

2. Il Progetto “Donne nel Mediterraneo”, che è stato avviato insieme con Maria Paola Azzario del Forum donne del Mediterraneo e si avvarrà della collaborazione delle Università di Pavia e Ca’ Foscari.

Partendo dalle comunicazioni delle due presidenti e da interventi delle presenti
, sono stati approfonditi i seguenti punti:

a. Nomine. Marilisa D’Amico (C.S.) propone che si predispongano curricula di donne competenti e effettivamente disponibili, e che non siano contro le donne. Questo è importante perché prossimamente ci saranno da fare parecchie nomine significative. Sul tema interviene anche Carla Mazzuca: propone di organizzare

b. Contro l’abuso di posizione dominante. L’egemonia che ancora si evidenzia nelle scelte per le nomine è la manifestazione dell’abuso di posizione dominante di una oligarchia maschile che non ha alcuna intenzione di cedere in parte potere alle donne: come già denunciato dalla RxP col lavoro della socia Francesca Spadaro. Oliva riferisce di una possibile iniziativa giuridica con implicazioni anche internazionali, di cui si è discusso nell’ultima riunione del Comitato Scientifico. In quella sede Maria Paola Azzario (FORUM delle donne del Mediterraneo), ha fornito interessanti indicazioni. Sarebbe un’iniziativa perfettamente in linea con gli obiettivi della RxP. Va affidata dal Comitato scientifico ad un gruppo ristretto, in collaborazione col Direttivo.

c. Par condicio di genere: con impegnative battaglie delle donne parlamentari in maniera bipartisan, sostenute dalle associazioni femminili, si è ottenuta l’estensione alla presenza delle donne della legge sulla par condicio nei media durante le campagne elettorali e nella comunicazione politica (articolo 3 della legge 215 del 2012), ma l’Agcom la ignora. La RxP, con la collaborazione della socia avvocata Anselmo, ha inviato una diffida all’Agcom per ottenere il rispetto della norma (è ancora un caso di abuso di posizione dominante). Sul tema è stata anche inviata una lettera dell’Accordo di azione comune per la democrazia paritaria alla RAI. Inoltre la senatrice Monica Cirinnà ha presentato un’interrogazione parlamentare, rivolta ai Ministri dello sviluppo economico e per le Pari Opportunità.

d. Ricorsi contro le giunte monosex o non equilibrate. Sono state ottenute decisioni favorevoli sui ricorsi della Rete per la Parità contro la Giunta monogenere del Comune di Cervaro contro la giunta di Colleferro. Siamo tempestivamente informate sui ricorsi presentati da ANDE Roma, importante quello riguardante la Giunta di Civitavecchia perché la decisione del TAR contiene una definizione formale di “presenza equilibrata” fissandola ad almeno il 40 %. D’Amico rileva che definizione analoga è stata adottata nelle decisioni sui ricorsi contro la Giunta regionale in Lombardia (TAR e Consiglio di Stato).
Per una strategia che riduca la necessità di ricorrere ex post, si delibera di mandare una lettera aperta alle nuove sindache e ai nuovi sindaci, inviata per conoscenza all’ANCI, avvertendoli che se non rispettano le disposizioni vigenti le associazioni, oltre ai ricorsi per l’applicazione della legge 125/2012 e delle altre normative, si chiederà alla Corte di Conti di valutare se sottoporli a giudizio per responsabilità contabile, in quanto il non rispetto delle norme inficia e mette a rischio l’attività della Giunta.

e. Azioni per il doppio cognome. Susanna Schivo sta seguendo personalmente un ricorso a Genova per il caso di un bambino che ha la doppia cittadinanza. Il tema del doppio cognome fu trattato nel convegno organizzato da Giuliana Giusti, presidente del CUG di Cà Foscari (C.S.). Ciò che occorrerebbe è in realtà una legge, ma il Parlamento non provvede. Addirittura il Senato nella scorsa Legislatura ha eliminato dal DDL sull’equiparazione della prole una disposizione approvata dalla Camera che impediva il cambio del cognome del figlio/figlia

Comunicazione La presidente informa che allo scopo servirà anche il nuovo sito www.reteperlaparita.it – ora sul web grazie alla collaborazione gratuita che è riuscita ad ottenere.

Si potranno inviare commenti e, inserendo la propria mail potranno essere ricevuti gli aggiornamenti.

www.reteperlaparita.it
segreteria.reteperlaparita@gmail.com