Donne e sport: parità, inclusione e accessibilità al centro del convegno promosso dalla Rete per la Parità
Grande partecipazione al convegno “Che ruolo per le donne nello sport? Donne e sport tra inclusività e accessibilità”, che si è svolto il 20 maggio 2025 a Palazzo Valentini, grazie all’ospitalità della Città Metropolitana di Roma Capitale. L’iniziativa è stata promossa dalla Rete per la Parità – APS in collaborazione con il Soroptimist International d’Italia e con il prezioso supporto della Presidenza della X Commissione Sport di Roma Capitale.
L’evento rientra nel calendario del Festival dello Sviluppo Sostenibile 2025, promosso da ASviS – Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile, e ha affrontato in chiave trasversale diversi Obiettivi dell’Agenda ONU 2030, in particolare il Goal 5 (Parità di genere), il Goal 3 (Salute e benessere), il Goal 4 (Istruzione di qualità) e il Goal 10 (Riduzione delle disuguaglianze).
Il convegno ha rappresentato un momento di confronto di alto livello sul ruolo delle donne nello sport, coinvolgendo istituzioni, esperte, esponenti del mondo accademico, sportivo e dell’associazionismo, con la partecipazione di studentesse e studenti del Liceo classico Visconti.
Per la Rete per la Parità, da sempre impegnata nella promozione della parità di genere sancita dall’articolo 3 della Costituzione, lo sport è uno degli ambiti più emblematici in cui diritti e pari opportunità devono essere conquistati, difesi e rafforzati, non solo per le atlete ma anche per dirigenti, tecniche e professioniste.
Il convegno, coordinato da Cristina Greggio, vicepresidente Soroptimist, e Angela Teja, responsabile dell’Area “Donne e Sport” della Rete per la Parità, si è articolato in quattro sessioni tematiche:
- Il diritto allo sport e la sua dimensione educativa e formativa;
- La violenza di genere nello sport, con un focus sul Manuale UNESCO 2023;
- Il ruolo della comunicazione e della memoria storica, per contrastare l’oblio delle figure femminili;
- Le Paralimpiadi come modello di inclusione e superamento delle barriere.
Tra gli interventi istituzionali, l’on. Ferdinando Bonessio, l’on. Tiziana Biolghini, consigliera della Regione Lazio, e l’europarlamentare Benedetta Scuderi, componente della Commissione per i diritti delle donne e l’uguaglianza di genere del Parlamento Europeo.
Particolarmente significativi gli interventi di Antonella Stellitano (Comitato Nazionale Italiano Fair Play), sull’urgenza di riconoscere i diritti sportivi delle donne come diritti umani universali e di Silvia Lolli, sociologa, sul ruolo dell’educazione fisica scolastica nel contrasto agli stereotipi e infine Luisa Rizzitelli, presidente di Assist, sulla diffusione della Carta etica dello sport femminile.
Nella seconda sessione, Teresa Gualtieri (UNESCO) ha presentato il Manuale 2023 contro la violenza nello sport, e Gioia Virgilio, economista sanitaria, ha illustrato dati allarmanti sulle molestie subite dalle atlete.
La giornalista Mimma Caligaris ha denunciato la marginalizzazione mediatica delle sportive, mentre Livia Capasso (Toponomastica femminile) ha evidenziato il vuoto simbolico nella toponomastica cittadina.
Laura Coccia, ex atleta paralimpica ed ex parlamentare, ha offerto una toccante testimonianza sullo sport come strumento di inclusione, e Gabriella Anselmi (ALEF) ha analizzato le sfide dell’intelligenza artificiale in ambito sportivo.
Testimonianze dirette di atlete, allenatrici e dirigenti – tra cui Daniela Isetti e Stefania Lella – hanno rilanciato la proposta di costruire una Rete nazionale di sostegno per l’uguaglianza di genere nello sport, capace di creare alleanze e strumenti concreti di protezione e avanzamento.
Uno dei momenti più emozionanti è stata la proiezione del video realizzato dagli studenti della scuola “E. Paladini” di Treia (MC), vincitrice del concorso nazionale Sulle vie della Parità. Il video ha sottolineato l’importanza dell’educazione delle nuove generazioni anche attraverso il linguaggio simbolico dei luoghi.
A concludere i lavori, gli interventi di Patrizia De Michelis, presidente della Rete per la Parità, e di Adriana Macchi, presidente del Soroptimist International d’Italia. Entrambe hanno ribadito che questo convegno non è un punto di arrivo, ma l’avvio di un percorso condiviso, da sviluppare attraverso un tavolo permanente di ascolto, analisi e progettazione.
Le tematiche affrontate – dalla parità nelle carriere sportive alla rappresentanza, dalla violenza di genere alla dimensione educativa, dalla disabilità alle Paralimpiadi – richiedono un approccio integrato, multidisciplinare e continuativo.
Molte altre questioni richiedono attenzione e approfondimento, tra cui:
- la medicina dello sport con un approccio di genere, ancora poco sviluppata;
- il benessere psicologico delle atlete;
- il ruolo dell’università e della ricerca;
- il divario contrattuale ed economico;
- la presenza femminile nei ruoli decisionali;
- la costruzione di un welfare sportivo inclusivo.
La Rete per la Parità – APS è già al lavoro per dare continuità al percorso, con nuovi eventi, seminari e workshop in collaborazione con istituzioni, università, associazioni, mondo sportivo, società civile e soprattutto con le scuole, con l’obiettivo di incidere sul piano culturale e sociale prima che disuguaglianze e stereotipi si radichino.
A causa di problemi tecnici non è stato possibile pubblicare la registrazione video del convegno, ma è in corso la trascrizione degli interventi e gli atti saranno pubblicati a breve, per non disperdere testimonianze e contributi fondamentali.





