Interrogazione Cirinnà

Interrogazione urgente di Monica Cirinnà per il rispetto della “par condicio di genere”

Interrogazione urgente di Monica Cirinnà per il rispetto della “par condicio di genere”.

Presentata il 22 maggio un’interrogazione urgente da parte della senatrice Monica Cirinnà per ottenere il rispetto della par condicio di genere, secondo le richieste dell’Accordo di azione comune per la democrazia paritaria, Interrogazione n3-00076-parità di genere in tv, con la collaborazione della Rete per la Parità e dell’avv. Antonella Anselmo, che sin dall’inizio e costantemente in ogni tappa ci ha affiancato per la parte tecnica.

La campagna elettorale è agli sgoccioli, ma c’è ancora qualche settimana per i comuni in cui si andrà al ballottaggio e per quelli siciliani.

La par condicio di genere, introdotta dalla legge 215 del 2012 (più conosciuta per la grande novità della doppia preferenza di genere nelle elezioni amministrative), va rispettata nella comunicazione politica anche quando non sono in corso campagne elettorali.

Soprattutto stiamo cercando di creare le premesse perché le resistenze verso queste nuove norme non si ripetano in occasione delle future scadenze elettorali.

Ecco il comunicato di Monica Cirinnà:PAR CONDICIO: CIRINNA’, VIOLATA PARITA’ DI GENERE, INTERVENGA GOVERNO E AGCOM

“Ministri competenti e l’Agcom facciano rispettare la par condicio della presenza di genere nelle trasmissioni televisive”. A chiederlo è la senatrice del Pd Monica Cirinnà con un’interrogazione al ministro dello Sviluppo economico e a quello delle Pari opportunità.

Nonostante la legge preveda la possibilità nelle elezioni locali di esprimere la doppia preferenza di genere – spiega – persiste nelle trasmissioni di approfondimento politico, televisive e radiofoniche, la pratica scorretta di far partecipare ai dibattiti un numero esiguo di donne. Una palese violazione della par condicio di genere che si registra anche nei maggiori talk show politici delle emittenti pubbliche e private”.

“Ricordo – aggiunge – che dal 26 dicembre del 2012, i mezzi di informazione sono tenuti, senza eccezione di sorta, al rispetto dei principi di cui all’articolo 51, primo comma, della Costituzione, per la promozione delle pari opportunità tra donne e uomini. Un impegno che non è stato rispettato ove l’AGCOM, nonostante il chiaro disposto legislativo, ha continuato ad ignorarne le palesi violazioni nonostante siano in corso le campagne elettorali per l’elezione diretta dei Sindaci e dei Consigli Comunali nonché dei Consigli Circoscrizionali”.

“E’ necessario inoltre – sottolinea – che la RAI in ottemperanza al contratto di servizio, pur in assenza di specifico regolamento emanato dal Parlamento, assicuri comunque un’equilibrata rappresentanza di genere tra le presenze e pubblichi i dati di genere sul sito raiparlamento.it, rendendo consultabili sia i risultati quotidiani del monitoraggio che quelli settimanali”.

“E’ indispensabile – conclude Cirinnà – un intervento tempestivo dei ministri interessati e dell’Agcom affinchè il sistema dell’emittenza radiofonica e televisiva, pubblica e privata, rispettino i principi fondamentali della par condicio, anche nella rappresentanza di genere”.

Allegato Interrogazione in pdf

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