Festival ASviS 2023: l’evento nazionale del GdL-Goal 5

Festival ASviS 2023

Evento nazionale ASviS organizzato dal Gruppo di Lavoro del Goal 5

Buone pratiche territoriali per l’eguaglianza.
Focus su disuguaglianze e differenze nei territori

10 maggio 2023 – h. 10.00 – NAPOLI – Chiesa dei Santi Marcellino e Festo, Largo S. Marcellino

Una riflessione sulla lettura delle disuguaglianze territoriali in ottica di genere e valorizzare le esperienze maturate a livello locale con riferimento ai Target dell’Agenda 2030 relativi alla parità di genere.

Rosanna Oliva de Conciliis nel suo intervento ha proposto che l’ASviS, già impegnata per evitare eventi pubblici con soli uomini, aderisca al protocollo No Women No Party – Senza donne non se ne parla, l’iniziativa della Rai fortemente voluta da Simona Sala.

La sottoscrizione del protocollo prevede che gli eventi vengano monitorati sia su base quantitativa che qualitativa, attraverso l’utilizzo di uno strumento di rilevazione univoco e di una piattaforma informatica realizzata dagli ingegneri di Rai/ICT.

Evento nell’ambito del tema di quest’anno “PNRR E TERRITORI: “IL TEMPO DELLA TRASFORMAZIONE È ORA”.

Link al Video – Link Position paper.

Festival ASviS: gli eventi della Rete per la Parità e dei suoi aderenti

La Rete per la Parità e alcune delle associazioni aderenti partecipano al Festival ASviS dello Sviluppo Sostenibile 2023. Preziosa occasione per appronfondire le diverse tematiche legate all’Agenda ONU 2030.

Rete per la Parità – 10 maggio, ore 10, Napoli – “Buone pratiche territoriali per l’eguaglianza di genere. Focus su disuguaglianze e differenze tra e nei territori”. Evento nazionale organizzato dal GdL 5 con l’intervento di Rosanna Oliva de Conciliis. Per partecipare di persona: link. Per seguire l’evento online sul sito, sulla pagina Facebook dell’ASviS e sul canale Youtube dell’ASviS.

Rete per la Parità – 19 maggio ore 16 – “Sport e parità di genere: culture a confronto” con FICLU, Alef e Comitato Nazionale Italiano Fair Play. Per seguire l’evento online: link oppure segui la diretta su facebook cliccando qui

Soroptimist International d’Italia – 9 maggio ore 15, Napoli – “La città che vorrei. La mappa del futuro (sostenibile) disegnata dalle donne”. É un percorso in cinque tappe di eventi nel mese di maggio (Napoli 9, Bologna 12, Milano 16, Torino 18, Roma 24) per portare i temi della sostenibilità nei territori. Per seguire l’evento online: Sito web, Facebook.

Primo anniversario della sentenza della Corte costituzionale n. 131/2022

A un anno dalla seconda sentenza n. 131 del 27 aprile 2022 della Corte costituzionale e a quasi sette anni dalla prima (la n. 286 dell’8 novembre 2016), ancora non è stata approvata la Riforma organica del cognome.

La Rete per la Parità in questa data significativa ha chiesto ai Presidenti, Segretari e Capigruppo della Commissione Giustizia delle due Camere di inserire senza ulteriori ritardi all’ordine del giorno le proposte presentate all’inizio di questa Legislatura.

Un ritardo che è anche un segnale di come sia ancora pieno di ostacoli il cammino verso la piena parità formale e sostanziale uomo/donna e verso la completa attuazione della Costituzione .

Ancora una volta la Rete per la Parità evidenzia, inoltre, che la mancata modifica del regolamento dell’anagrafe e stato civile è fonte di problemi per i responsabili degli uffici anagrafici e che, nel contempo, in assenza di apposite disposizioni, i futuri genitori non sono tempestivamente informati.

Da notare che nella scorsa legislatura la Commissione Giustizia del Senato, dopo aver svolto due serie di audizioni sui disegni di legge all’esame e sulla su citata sentenza della Corte costituzionale, aveva deliberato la costituzione di un Comitato ristretto. L’iter è stato però interrotto per l’anticipata fine della Legislatura.

In questi anni la Rete per la Parità, insieme con altre associazioni e con costituzionaliste e costituzionalisti, ha approfondito gli aspetti tecnico-giuridici e sociali della vicenda ed è pronta in sede di audizione a esporre i contenuti elaborati.

Buona Pasqua dalla Rete per la Parità

Premialità nel Nuovo Codice degli Appalti: in linea con gli impegni assunti, l’Italia evita un passo indietro dannoso

E’ stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 1 aprile il decreto legislativo 31 marzo 2023, n. 36 avente per oggetto il Codice dei contratti pubblici, in attuazione dell’articolo 1 della legge 21 giugno 2022, n. 78. Il prossimo passo sarà una seconda pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, fissata al 16 aprile pv, della stesura approvata dal Consiglio dei Ministri, questa volta completata con le note.

Esprime soddisfazione Rosanna Oliva de Conciliis, Presidente onoraria della Rete per la Parità, associazione che da anni segue questa tematica: “Le osservazioni della Camera e del Senato, le critiche e gli appelli rivolti anche dalla Rete per la Parità, hanno ottenuto l’importante risultato di far reinserire all’art. 108 (Criteri di aggiudicazione degli appalti) le premialità che favoriscono il lavoro e le carriere delle donne secondo l’articolo 46 bis del Codice delle Pari opportunità (cosiddetta Legge Gribaudo), che erano state stralciate nello schema che il Governo aveva sottoposto al Parlamento”.

È del tutto evidente – aggiunge ancora – che la mancata attenzione alla riduzione del gap sociale ed economico di genere avrebbe disatteso la parità di genere, uno degli obiettivi fondamentali del PNRR che, insieme con la parità territoriale e generazionale, è in linea con i tre “pilastri”, le priorità trasversali del Next Generation EU. Si sarebbe verificata una modifica rispetto a quanto previsto nell’art. 47 della legge 108/2021 sulla governance del PNRR”.

Adesso inizia una seconda fase del Nuovo codice degli appalti la cui completa efficacia è prevista per il 01.01.2024. Una fase durante la quale potrebbero essere introdotte anche modifiche rilevanti, in quanto il testo approvato dal Governo non è stato ancora esaminato dall’Unione Europea.

A complicare ulteriormente il compito di chi si accinge ad individuare le varie tappe da qui al 2024 – dichiara Sabrina Bernardi, Presidente dell’Associazione SconfiniAmo – contribuisce il fatto che il Governo abbia ritenuto di varare un testo nel quale esistono ancora nodi irrisolti e l’inserimento di disposizioni transitorie riguardanti il codice tuttora vigente (quello approvato nel 2016) e la reintroduzione di norme del precedente codice (quello approvato nel 2006)”.

E aggiunge: “Le aziende che decidono di usufruire delle premialità possono anche autocertificarsi e fare a meno dell’intervento degli enti preposti. Ciò a discapito delle numerose aziende che hanno già ottenuto la certificazione da parte di enti accreditanti e lascia spazio ad autocertificazioni di facciata, il cosiddetto Pinkwashing. Inoltre, la catena infinita di subappalti ora consentita potrebbe rendere vano l’obbligo assunto dall’azienda aggiudicatrice”.

Poiché ci saranno anche aziende che decidono di non usufruire delle premialità è positivo che tra le cause di esclusione sia previsto il non aver presentato la redazione annuale di cui all’art. 46 del Codice delle Pari Opportunità, sulla situazione del personale maschile e femminile.

Lo studio approfondito di un testo complesso, frutto della collaborazione di tante associazione e reti di associazioni, tra cui Le Contemporanee, Valore D, Fuori Quota e Soroptimist Club Roma, e del coinvolgimento di Parlamentari, ha portato a raggiungere l’obiettivo prefissato di salvaguardare l’importanza delle premialità prevista per le aziende che riducano il divario di genere in relazione alle opportunità di crescita in azienda, alla parità salariale a parità di mansioni, alle politiche di gestione delle differenze di genere e alla tutela della maternità.

Deve proseguire l’impegno per una società che valorizzi il ruolo e le competenze delle donne e non sprechi risorse preziose per l’economia del Paese.

Italia, 04/04/2023

Ufficio stampa: Donatella Donato – 3490808986

Il nostro 8 marzo

8 marzo 2023 – Giornata Internazionale della Donna

Non una festa ma l’occasione per ricordare le conquiste sociali, politiche ed economiche delle donne e per riflettere sulla condizione femminile e sulle discriminazioni e violenze che hanno subito e subiscono ancora le donne in Italia e nel mondo.

Una giornata per meditare sulle disuguaglianze di genere e in quest’ottica segnaliamo e aderiamo al suggerimento del Soroptimist International d’Europa – SIE, di camminare con scarpe diverse per la parità di genere.

È in corso a New York la 67^ Sessione della Commissione delle Nazioni Unite sulla condizione delle donne – CSW che è iniziata il 6 e si concluderà il 17 marzo. La CSW è una Commissione funzionale del Consiglio economico e sociale delle Nazioni Unite ed è la principale sede politica mondiale dedicata all’eguaglianza di genere e all’emancipazione della donna. Quest’anno il tema prioritario è “L’innovazione, il cambiamento tecnologico e l’educazione nell’era digitale per raggiungere l’uguaglianza di genere e l’empowerment di tutte le donne e le ragazze“, e il tema in revisione, “Sfide e opportunità nel raggiungimento dell’uguaglianza di genere e dell’empowerment delle donne e delle ragazze rurali“.

L’Italia, in collaborazione con UNESCO, UNICEF e UN Friends for Education & Lifelong Learning, ha organizzato per il 7 marzo un evento collaterale dal titolo Rewiring the Network, Digital Education & Skills for Girls’ & Women’s empowerment. Ha inoltre organizzato con Burkina Faso, Zambia, Unione europea, insieme all’Unicef e al Fondo delle Nazioni Unite per la popolazione (UNFPA) il side event, che si terrà il 9 marzo, dedicato al tema delle mutilazioni genitali femminili Harmful Practices: Catalyzing Innovation to End Female Genital Mutilation and Child Marriage”,

Il pensiero della Rete per la Parità è rivolto alle tante donne che per sfuggire, insieme con figlie e figli, a conflitti, persecuzioni e disastri ambientali, perdono la vita, come è accaduto pochi giorni fa sulle coste crotonesi.

Lettera a Margherita Cassano, neo Presidente della Suprema Corte di Cassazione

La Rete per la Parità ha inviato una lettera di congratulazioni a Margherita Cassano, eletta Presidente della Corte Suprema di Cassazione.

Ecco il testo completo:

Gentilissima Presidente,
la Rete per la Parità ha accolto con grande soddisfazione la Sua elezione al vertice della
Magistratura, prima donna chiamata a ricoprire questo ruolo così importante e, come ha dichiarato il
Presidente della Repubblica nel suo saluto ufficiale, questo aspetto non ha influito sulla nomina, ma
va sottolineato.
Nel congratularci con Lei esprimiamo la nostra soddisfazione anche perché la Rete per la Parità da
anni è impegnata per la presenza di donne qualificate nelle istituzioni. In particolare, per quanto
riguarda il CSM, dopo aver trattato l’argomento in un convegno del 2011, ha monitorato
costantemente l’iter verso la legge di riforma del CSM e l’elezione dei componenti togati e di quelli
laici. Per la prima volta nel CSM, una donna ricopre una delle tre cariche di diritto e aumenta ancora il
numero delle presenze femminili da 10 a 11.
Il 9 febbraio scorso sono stati celebrati i sessant’anni dall’entrata in vigore della legge che ha
immesso le donne in Magistratura, un’importante tappa del cammino verso la parità riconosciuta nella
Costituzione che, per quanto riguarda l’accesso alle carriere pubbliche, era iniziato nel 1960, con la
sentenza n. 33 della Corte costituzionale.
Nella Magistratura, al 28 febbraio 2023, il 56% delle donne è presente nell’organico. Un dato
significativo dell’avanzata delle donne quando il criterio di selezione è il merito. Altrettanto
significativo è però un altro dato: quello riguardante il numero delle cariche ricoperte dalle magistrate
che deve essere ancora rappresentato con la figura geometrica di una piramide con la base molto
ampia e un vertice estremamente aguzzo, chiamando in causa il cosiddetto soffitto di cristallo.
Il Suo contributo, frutto di una scelta convinta e condivisa nel CSM, sarà prezioso per l’intera
Magistratura e per i lavori del Consiglio e del Comitato di Presidenza di cui conosce bene i
meccanismi, avendo fatto parte del CSM nel periodo fra il ‘98 e il 2002.
Ci auguriamo che la Sua elezione all’unanimità alla più alta carica della Magistratura sia il segno
dell’inizio di una nuova fase verso la realizzazione dell’uguaglianza formale e sostanziale voluta dalla
nostra Costituzione che stenta ancora a realizzarsi appieno.
La Rete per la Parità formula i migliori auguri di un proficuo lavoro.

La Presidente
Patrizia De Michelis